Da un embrione clonato cellule staminali per nuovi reni (12/03/2002)

I tecnici della ACT, Advanced Cell Technology, società biotech che alla fine del 2001 ha avviato il primo test di clonazione umana, hanno messo a punto i primi due reni artificiali partendo da cellule staminali.
I tecnici hanno prelevato tali cellule da un embrione clonato di mucca, ma il successo dell'esperimento potrebbe garantire l'uso di cellule staminali per creare nuovi organi destinati a sostituire quelli malati o danneggiati dell'uomo. Le cellule prelevate dall'animale sono state indotte a trasformarsi in cellule renali e poi fatte crescere su una impalcatura a forma di rene; tale procedura ha portato alla formazione di due piccoli reni che sono poi stati trapiantati in una mucca geneticamente identica a quella che ha donato le cellule staminali. Ebbene, i reni hanno cominciato a produrre urina ed ora ai tecnici non resta che verificare se il meccanismo potrà essere impiegato per riprodurre la stessa funzione in pazienti sofferenti di insufficienza renale.
Tutti sanno che il rene è costituito da una struttura molto complessa dotata di una vasta rete di vasi sanguigni e dunque altamente vascolarizzata; i dettagli dell'esperimento non sono noti e quindi non si conosce il modo in cui sono state prodotte le cellule nè se l'organo ottenuto è completo a tutti i livelli; potrebbe trattarsi solo di una struttura cellulare in grado di filtrare il sangue. Tuttavia si può considerare un eccellente punto di partenza per mettere a punto, in futuro, terapie e trapianti di maggiore efficacia e successo.