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Nuova metodica mininvasiva di intervento sul fibroma uterino (12/03/2001)

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Nuova metodica mininvasiva di intervento sul fibroma uterino (12/03/2001)

I fibromi uterini si manifestano tra i trenta ed i quarant'anni, in genere non danno alcun fastidio e sono destinati a non degenerare in situazioni pericolose. Generalmente si accompagnano a sanguinamenti eccessivi o a dolori addominali: bastano una semplice ecografia o una risonanza magnetica per individuarli. Le possibilità di intervento sono svariate, ma ogni scelta va accuratamente ponderata con lo specialista. Le attuali possibilità di cura variano dall'isterectomia - asportazione totale dell'utero -, alla miomectomia - asportazione del fibroma che lascia integro l'utero -, alla miolisi - coagulazione del fibroma con il laser o con una fonte di freddo -, all'embolizzazione - blocco delle arterie che irrorano di sangue il fibroma -, all'ipertemia in radiofrequenza - interruzione del flusso sanguigno con calore prodotto da onde radio; infine rimangono le terapie farmcologiche a base di estrogeni e progestinici al fine di ridurre le perdite e tenere sotto controllo il volume dell'utero.
Oggi, a tutte le tecniche di intervento descritte, si aggiunge una nuova metodica mininvasiva messa a punto presso lo Spaarne Hospital di Haarlem, in Olanda. La tecnica olandese permette di asportare il fibroma preservando l'integrità dell'utero, vediamo come. Avvalendosi di un tubo che viene inserito nell'utero passando dalla vagina, il tumore viene tagliato da una lama rotante applicata alla sonda: il fibroma viene poi aspirato ed estratto da una seconda sonda. I punti di forza dell'intervento sono l'utilizzo dell'energia meccanica al posto di quella elettrica, la facilità e la rapidità di esecuzione. Intorno alla nuova metodica si svolgeranno accurate indagini per confermarne la validità ed i parametri di sicurezza; tuttavia si prevede già una sua iniziale applicazione a miomi e fibromi di dimensioni ridotte.
Non si conoscono attualmente, purtroppo, i tempi di attuazione e soprattutto quando arriverà la tecnica nel nostro Paese; ciò nonostante, visto il successo ottenuto negli ultimi anni dalla chirurgia mininvasiva, una sorta di cauta speranza ci accompagna.

 


L'armadietto omeopatico casalingo
(del Dott. Turetta)
Quali sono i problemi o le disfunzioni che possono giovarsi di un intervento omeopatico d'urgenza e, di conseguenza, come dovrebbe essere un ideale armadietto medicinale omeopatico casalingo.


 

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