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Dalla rivista rivista "Gastroenetrology" una terapia per ill reflusso gastroesofageo (12/01/2001)

Dalla rivista "Neurology" uno studio sul collegamento tra funzioni mentali e valori della pressione (12/01/2001)

Calvizie: novità dalla terapia genica (11/01/2001)

Dal "New England Journal of Medicine" buone notizie per la cecità da malattie della cornea (11/01/2001)

In arrivo le dentiere in titanio (10/01/2001)

Nuova tecnica per scoprire, nel feto, le incompatibilità di Rh dei genitori (10/01/2001)

Da "Lancet" uno studio sulla sindrome di Raynaud, disturbo causato dal freddo (09/01/2001)

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Calvizie: novità dalla terapia genica  (11/01/2001)

Riuscire a leggere il codice genetico umano ha aperto innumerevoli capitoli nell'ambito della ricerca: la possibilità di inserire geni corretti nell'organismo rappresenta infatti un traguardo di ragguardevole interesse. Proprio in tal senso giunge una notizia piuttosto curiosa dagli Stati Uniti, dove un gruppo di dermatologi è riuscito, con una semplice crema, ad inserire geni modificati nelle cellule che formano i follicoli dei capelli umani, scoprendo così che sarebbe possibile in futuro anche modificare le caratteristiche dei capelli, come cambiare il loro colore.
Scopo prioritario dell'equipe di specialisti, comunque, è quello di curare alcune forme di alopecia, patologia determinante una perdita di capelli. Delle diverse forme di alopecia, la più preoccupante è quella areata; fortunatamente rara è caratterizzata da chiazze rotonde prive di capelli che possono raggiungere anche i tre centimetri di diametro. Spesso ereditaria, insorge per la prima volta prima dei vent'anni di età per poi ripetersi più volte nell'arco della vita; di solito si risolve spontaneamente poichè i capelli ricrescono nell'arco di un anno e generalmente senza l'ausilio di terapie particolari. Misconosciute le cause che la provocano, si pressuppone ad oggi una errata reazione dei linfociti, delegati della difesa dalle infezioni esterne, contro i follicoli piliferi in crescita.
Proprio per la misconoscenza che gravita intorno alla malattia è tutt'oggi difficile curare l'alopecia areata; tuttavia, nonostante la malattia guarisca da sola, il consulto medico è utile per escludere la coesistenza di ulteriori malattie autoimmuni. Un valido aiuto terapeutico per accelerare la guarigione è fornito da antinfiammatori derivati del cortisone e stimolanti dei follicoli, dall'applicazione di raggi ultravioletti o di azoto liquido, dall'agopuntura. Nessuna di queste terapie è purtroppo risolutiva; ben accolto quindi nel campo medico la terapia genica che sicuramente ben si presta alla stimolazione della ricrescita e le cui ricerche sono finanziate anche dalla National Alopecia Areata Foundation americana con la speranza che essa possa presto diventare una praticabile realtà.

 


L'armadietto omeopatico casalingo
(del Dott. Turetta)
Quali sono i problemi o le disfunzioni che possono giovarsi di un intervento omeopatico d'urgenza e, di conseguenza, come dovrebbe essere un ideale armadietto medicinale omeopatico casalingo.


 

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