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Tecnica endoscopica per l'ernia del disco (08/12/2000)

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Tecnica endoscopica per l'ernia del disco (08/12/2000)

Le neonate tecniche endoscopiche hanno riscosso un elevato successo legato soprattutto alla mininvasività ed ai brevi tempi di degenza e recupero post operatorio. Impiegati su larga scala per innumerevoli interventi, oggi sono utilizzabili anche per l'ernia del disco, disturbo doloroso e diffuso anche in persone giovani, risolvibile solo con l'intervento chirurgico.
L'ernia del disco trova le sue origini nella fuoriuscita del nucleo polposo di un disco intervertebrale; a questa condizione conseguono mal di schiena e sciatica. Per ernie di piccole dimensioni caratterizzate da lievi dolori si può trovare giovamento con l'assunzione di antidolorifici; per ernie caratterizzate da dolori costanti, seppur lievi, si può ricorrere alle infiltrazioni locali, alla fisioterapia, magari associate all'agopuntura. Per l'ernia invece di grosse dimensioni che oltre a causare forte dolore, limita anche il movimento, l'unica soluzione è l'intervento chirurgico.
A tal proposito la tecnica endoscopica evita la classica incisione col bisturi lunga circa due centimetri e mezzo per rimpiazzarla con una analoga di solo mezzo centimetro. La tecnica è attuabile con il laser oppure attraverso l'aspirazione della parte centrale del disco intervertebrale. Risultato: scarse possibilità di recidive (solo il 10 per cento), ricovero di tre giorni al massimo, convalescenza breve. Nessuna controindicazione evidente se non il consiglio di affidarsi alle mani di un chirurgo esperto in grado di valutare tutte le componenti della condizione.

 


L'armadietto omeopatico casalingo
(del Dott. Turetta)
Quali sono i problemi o le disfunzioni che possono giovarsi di un intervento omeopatico d'urgenza e, di conseguenza, come dovrebbe essere un ideale armadietto medicinale omeopatico casalingo.


 

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