Dall'Istituto Carlo Besta di MIlano un microelettrodo contro la cefalea a grappolo  (06/06/2001)

Sulla base delle più recenti scoperte di hi-tech è stato messo a punto in Italia un nuovo trattamento di neurochirurgia stereotassica destinato a risolvere la cefalea a grappolo laddove le cure farmacologiche falliscano. Presentato al recente Congresso dell'American Academy of Neurology a Philadelphia (U.S.A.) dai neurochirurghi dell'Istituto Carlo Besta di Milano, il trattamento si avvale dell'applicazione di un microelettrodo, a livello dell'ipotalamo, che attraverso degli impulsi inibisce l'attivazione delle cellule nervose che danno origine all'attacco.
Nota anche come cefalea del suicidio, gli attacchi della cefalea a grappolo si presentano con frequenza ritmica, spesso alla stessa ora, con periodi di remissione variabili da un paio di mesi a vari anni. Nel 10 per cento dei casi la sintomatologia si cronicizza dando origine a situazioni di vera e propria drammaticità. Nel corso degli anni gli specialisti si sono impegnati alla ricerca di rimedi e cure che potessero trattare con adeguatezza la malattia, riscontrando dei buoni risultati con l'utilizzo dei triptani, il cui capostipite è il sumatripan; tuttavia, vi sono dei casi in cui il disturbo si rivela reistente al farmaco e proprio da questi casi è partita la ricerca che ha portato alla messa a punto del nuovo trattamento stereotassico.
Gli specialisti italiani sono partiti dall'ipotesi che all'origine del disturbo vi fosse un'alterazione dell'ipotalamo, dimostrata anche da una risonanza magnetica funzionale, e che nell'attacco doloroso fossero coinvolte le cellule nervose ipotalamiche. La tecnica descritta, oltre a controllare il dolore, si è dimostrata sicura ed i primi due pazienti operati sono risultati liberi da recidive. L'elettrodo viene posizionato in uno specifico nucleo dell'ipotalamo identificato con l'ausilio di un atlante computerizzato.

L'armadietto omeopatico casalingo
(del Dott. Turetta)
Quali sono i problemi o le disfunzioni che possono giovarsi di un intervento omeopatico d'urgenza e, di conseguenza, come dovrebbe essere un ideale armadietto medicinale omeopatico casalingo.

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