Donna e alcool (04/12/2002)

L'abuso di alcool rappresenta nel nostro Paese un problema di notevole rilevanza socio-sanitaria.
Se un bicchiere di vino a tavola può “far bene” alla salute, oltre a rappresentare un piacere gastronomico, un eccessivo consumo di alcool determina inevitabilmente danni a breve e lungo termine.
Negli ultimi tempi si è verificata una tendenza all’aumento dei consumi alcolici da parte della donna, dovuta soprattutto al cambiamento del suo ruolo sociale.

La donna è considerata più a rischio di sviluppare danni organici rispetto all’uomo, a causa delle sue caratteristiche fisiologiche che la rendono più vulnerabile (diversa modalità di assorbimento etilico a livello gastro-enterico, minore contenuto di acqua per Kg di peso corporeo); la quantità di alcool metabolizzato, infatti, è nettamente inferiore a quella dell’uomo e a parità di alcool introdotto, la donna raggiunge più brevemente una maggiore concentrazione etilica, tendendo ad “ubriacarsi” più facilmente e a sviluppare in tempo minore patologie gravi e permanenti a carico di fegato, apparato cardiovascolare e sistema nervoso.
Sembra, inoltre che durante la fase premestruale e mestruale, la donna risulti più sensibile ai rischi dell’alcool, che tende ad assumere come ansiolitico/antidolorifico.
Se è vero, quindi, che la donna comincia a bere in età più avanzata rispetto all’uomo, è altrettanto vero che la dipendenza fisica si instaura in un tempo decisamente più breve.

Alla luce di queste valutazioni, il Comitato Pari Opportunità dell’Istituto Superiore di Sanità ha promosso un Convegno dal titolo “La donna e l’alcool” che si terrà a Roma il prossimo 3 dicembre, presso l’Aula Pocchiari dell’Istituto.
Il Convegno, patrocinato dai Ministeri della Salute e delle Pari Opportunità, dalla Commissione Nazionale per le Pari Opportunità e dal Comune di Roma, si propone di affrontare il problema dell’alcolismo femminile sotto il profilo clinico, psicologico ed epidemiologico. Il congresso vede la partecipazione di esperti e rappresentanti dei vari dicasteri e del Sottosegretario alla Salute Antonio Guidi, in qualità di moderatore della I sessione.
La partecipazione è gratuita; al termine della giornata sarà rilasciato un attestato di partecipazione.

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