Fibrosi cistica: nuove scoperte (04/04/2001)

Sulla rivista "Thorax" sono recentemente apparsi i risultati di uno studio britannico condotto presso il Wythenshawe Hospital di Manchester e secondo il quale la somministrazione di pamidronato per via endovenosa aumenterebbe la densità minerale ossea assiale (BMD) in soggetti adulti affetti da fibrosi cistica.
Lo studio, diretto dal dr. A. K. Webb, ha esaminato 31 pazienti ai quali sono stati somministrati 30 mg del pamidronato ogni tre mesi ed 1 mg giornaliero di calcio. Ebbene, la condizione iniziale di BMD Z -2 nella spina lombare, nel femore prossimale o nell'avambraccio distale, è variata con un notevole aumento del BMD assoluto nella spina lombare ed anche con un sensibile aumento del BMD totale dell'anca.
La sensazionale scoperta dovrà però fare i conti con una non trascurabile limitazione: dei pazienti trattati, ben 11 hanno sviluppato dolore osseo moderato o grave subito dopo la somministrazione della prima dose del farmaco; in funzione di questo spiacevole effetto indesiderato, si è dovuta ridurre la durata del trail da un anno a sei mesi. Nonostante l'uso limitato del pamidronato a cui si dovrà ricorrere a causa del dolore osseo associato al trattamento, la ricerca non è stata vana poiché ha messo in luce come i bifosfonati possano giocare un ruolo importante nella cura del BMD unito a fibrosi cistica e sono già previsti ulteriori studi per valutare sicurezza ed efficacia nella prevenzione delle fratture dovute a fragilità ossea.

L'armadietto omeopatico casalingo
(del Dott. Turetta)
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