Recenti studi dimostrano come Il "Cardo Mariano" previene i danni epatici (02/11/2000)

Il suo nome è Cardo Mariano (Silybum Marianum) ed appartiene alla famiglia delle Composite. Pianta dalle svariate attività terapeutiche e largamente utilizzata in fitoterapia, essa è stata oggetto di recenti studi per il suo contenuto di Silimarina, sostanza in grado di prevenire i danni epatici in seguito ad abuso di alcool, sostanze chimiche, epatiti virali. La Silimarina, infatti, possiede un'incisiva proprietà antinfiammatoria svolgendo attività inibitrice sulla 5-lipossigenasi, enzima fondamentale sul processo di infiammazione.

A questa peculiare proprietà si aggiunge poi quella di inibire la distruzione degli epatociti, lipidi che costituiscono la membrana delle cellule del fegato. Con la sua capacità epatoprotettiva la Silimarina fa del Cardo Mariano un importante amico del fegato: la sostanza, contenuta nei suoi frutti, lo rende utilizzabile per il trattamento di cirrosi epatiche, epatiti virali, steatosi. La pianta, oltre alla Silimarina, contiene anche flavonoidi, tiramina, olio e principi amari.

Il Cardo Mariano può essere assunto in decotto ed in estratto; tra i possibili effetti collaterali possono insorgere aumento della pressione sanguigna, diarrea e reazioni cutanee. Da assumersi preferibilmente sotto controllo medico, i dosaggi sono variabili a seconda dell'età del paziente.