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Cancro: allo studio un farmaco derivato dalla corteccia del salice africano (02/10/2001)

 

Il più recente farmaco che lascia presagire buone possibilità nella cura del cancro si estrae dalla corteccia del salice africano; si chiama combretastatina, in sigla CA4P, ed agisce distruggendo i vasi sanguigni che alimentano il tumore senza provocare effetti collaterali.

La ricerca che ha portato alla sensazionale scoperta è partita circa un anno fa in tre ospedali inglesi, il Royal Free Hospital, la University College Medical School ed il Gray Laboratory Cancer Research Trust, e per il momento ha coinvolto solo cavie e topi. Tuttavia, dopo la somministrazione del farmaco, unitamente a radioterapia, ben l'85 per cento dei tumori erano stati completamente distrutti. Sostanzialmente la CA4P attacca il tumore dall'esterno e la radioterapia lo attacca dall'interno. 

Il successo della terapia sta proprio nella combinazione delle due tecniche, tagliare i rifornimenti al tumore infatti non è sufficiente poiché una sua parte viene comunque sostenuta dalla normale circolazione sanguigna; ecco l'utilità degli anticorpi radioattivi.
Non si conoscono ancora i tempi delle sperimentazioni sull'uomo ed attualmente i ricercatori stanno tentando soprattutto di verficare se questa accoppiata non attacchi anche i tessuti sani.

 


L'armadietto omeopatico casalingo
(del Dott. Turetta)
Quali sono i problemi o le disfunzioni che possono giovarsi di un intervento omeopatico d'urgenza e, di conseguenza, come dovrebbe essere un ideale armadietto medicinale omeopatico casalingo.


 

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