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Più a lungo vivono in Canada più crescono le allergie dei migranti (30/01/2016)

Le ricercatrici Jiayun Yao e Hind Sbihi erano rimaste colpite dai discorsi degli immigrati preoccupati perché, una volta giunti in Canada, vedevano crescere le percentuali di casi di allergie.

Utilizzando i dati della Canadian Community Health Survey, le ricercatrici della University of British Columbia UBC school of population and public health Jiayun Yao e Hind Sbihi hanno voluto approfondire il peso della genetica e quello dell'ambiente nello sviluppo delle allergie.

Le allergie sono in crescita in tutti i paesi occidentali, compreso il Canada. E' noto che lo sviluppo delle allergie è legato sia a fattori ambientali che genetici, ma i processi sottostanti sono ancora poco noti.
Gli studi sugli immigrati rappresentano un'opportunità unica per esaminare separatamente l'influenza di questi due fattori permettendo una migliore comprensione dell'eziologia della patologia.

Rispetto ai non-immigrati, analizzando i dati della Canadian Community Health Survey le ricercatrici hanno visto chiaramente tra gli immigrati una minore prevalenza di allergie non legate agli alimenti.

Tra gli immigrati che avevano vissuto in Canada per meno di 10 anni solo il 14,3% soffriva di allergie non alimentari, mentre i tassi riguardanti gli immigrati in Canada da più di 10 anni la percentuale saliva al 23,9% e quelli riguardanti i non-immigrati al 29,6%.

 

Le ricercatrici sapevano da precedenti ricerche che per chi emigrava da paesi a basso reddito pro capite verso paesi ad alto reddito il rischio di sviluppare allergie aumentava.
Dato che il Canada è tra i paesi con le più alte percentuali di allergici nel mondo, le scienziate hanno voluto verificare le modalità del fenomeno in questo paese.

Nel decennio passato media, pubblico e ricercatori hanno dedicato molta attenzione alle allergie alimentari, ma è altrettanto importante fare crescere la consapevolezza della allergie che derivano da altre fonti di esposizione, come l'inalazione ed il contatto con la pelle.

Tra le allergie maggiormente in crescita la rinite allergica è un buon esempio di allergia non-alimentare.
Un canadese su cinque è affetto da rinite allergica, che non influisce solo sulla qualità della vita, ma anche sui costi sanitari legati alla patologia.
Non di rado poi, chi è colpito da rinite allergica sviluppa anche altri disturbi come l'asma, infezioni respiratorie e difficoltà a respirare durante il sonno.

Questo studio ha messo in evidenza una opportunità unica di ricerca sulle allergie delle popolazioni migranti che, in questo modo, partecipano ad un grande esperimento naturale, nel corso del quale l'ambiente circostante subisce importanti cambiamenti in tempi relativamente brevi.

Da questi dati le ricercatrici hanno verificato che i tassi delle allergie non-alimentari dei migranti crescono in modo proporzionale con il tempo di permanenza in Canada.

Tutto ciò conferma che i fattori ambientali influiscono sullo sviluppo delle allergie in Canada più di quanto pensato.

L'analisi nel dettaglio dei fattori ambientali, come l'inquinamento dell'aria o le proprietà degli alimenti mangiati o altro, dovranno essere sicuramente approfondite.

Per saperne di più sulle allergie...

Per saperne di più
Can J Public Health
Prevalence of non-food allergies among non-immigrants, long-time immigrants and recent immigrants in Canada
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The University of British Columbia - UBC
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.Marco Dal Negro