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Buone notizie per un nuovo antidolorifico (19/09/2016)

Ci sono buone notizie che riguardano gli antidolorifici: è stata scoperta la molecola PZM21 dagli effetti sul dolore simili a quelli degli oppioidi, ma con effetti indesiderati probabilmente molto inferiori.


A computer model of the synthesized pain relieving compound PZM21 (blue) docked with the mu opioid receptor (grey).Dr. Bryan Roth, University of North Carolina

I primi riscontri sui topi hanno dato esito positivo mostrando capacità antidolorifiche paragonabili a quelle della morfina, ma di durata maggiore, senza rallentare la respirazione degli animali e causando meno stitichezza.

Gli oppioidi sono una classe di antidolorifici molto potenti che lavorano attivando specifici recettori sulle cellule cerebrali.
Se assunti per brevi periodi, sotto controllo medico, gli oppioidi generalmente sono sicuri, ma dato che producono anche un effetto euforico, spesso le persone ne abusano andando incontro a diversi pericoli, non ultimo quello della dipendenza.

Gli scienziati hanno identificato 3 tipi di recettori degli oppioidi:: mu, delta e kappa.
I recettori mu sono responsabili degli effetti piacevoli e di quelli antidolorifici degli oppioidi. Alcuni studi ipotizzano che i recettori mu siano attivi secondo due percorsi dei segnali.
Uno, mediato dalla proteina Gi è relativo agli effetti antidolorifici.
L'altro, mediato dalla proteina beta-arrestina, porta gli effetti collaterali indesiderati, la stitichezza ed il respiro rallentato.

 

I ricercatori hanno passato in rassegna più di 3 milioni di composti capaci di attivare i recettori mediati dalla proteina Gi senza attivare quelli relativi alla proteina beta-arrestina.

Utilizzando modelli computerizzati, per determinare quanto bene le molecole erano in grado di interagire con i recettori mu gli scienziati hanno valutato ciascun composto in più di 1 milione di configurazioni, giungendo a scegliere 23 molecole da sottoporre ai test farmacologici.
I ricercatori, poi, si sono concentrati sull'ottimizzazione della struttura della molecola più potente nell'attivazione del percorso Gi, ma con minimi effetti su quello della beta-arrestina.
Il risultato è stato la molecola PZM21.

Ora sarà necessario passare alla verifica sulle persone.

Per saperne di più
Structure-based discovery of opioid analgesics with reduced side effects.
Manglik A, Lin H, Aryal DK, McCorvy JD, Dengler D, Corder G, Levit A, Kling RC, Bernat V, Hübner H, Huang XP, Sassano MF, Giguère PM, Löber S, Da Duan, Scherrer G, Kobilka BK, Gmeiner P, Roth BL, Shoichet BK.
Nature. 2016 Aug 17:1-6. doi: 10.1038/nature19112. [Epub ahead of print]. PMID: 27533032.
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Marco Dal Negro