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Buone notizie per l'Alzheimer: un anticorpo ha ridotto le placche beta-amiloidi (02/09/2016)

Aducanumab, un anticorpo sviluppato dalla Università di Zurigo ha mostrato di ridurre sensibilmente le placche beta-amiloidi in pazienti ai primi stadi del Morbo di Alzheimer.

Le placche sono composte da depositi di proteine nel cervello, sono un classico segno del Morbo di Alzheimer e contribuiscono alla progressiva degenerazione delle cellule cerebrali.

In uno studio clinico i ricercatori hanno poi dimostrato che dopo un anno di terapia con Aducanumab ad alte dosi il declino cognitivo poteva essere rallentato in modo sensibile.

E' noto che l'inizio della deposizione di amiloidi nel cervello inizia 10-15 anni prima della comparsa dei sintomi del Morbo di Alzheimer, come la perdita della memoria.
I ricercatori ora hanno mostrato che l'Aducanumab, un anticorpo monoclonale umano, lega selettivamente con le placche beta-amiloidi, permettendo alle cellule microgliali di rimuoverle.

A un anno dall'inizio della terapia è stata riscontrata la quasi totale eliminazione delle placche, la cui riduzione risulta condizionata dalla durata e dal dosaggio del farmaco.
In questa fase 1b del trial clinico sono stati coinvolti 165 pazienti.

Alcuni di questi hanno temporaneamente sofferto di visualizzazioni anomale collegate agli amiloidi (ARIA), un effetto avverso che può essere rilevato con la risonanza magnetica.
In una parte dei casi il problema è risultato associato con mal di testa da leggero a moderato.
I ricercatori ritengono che queste conseguenze siano degli effetti misurabili del processo di ripulitura dagli amiloidi..

 

Attualmente la sperimentazione è stata allargata a 300 centri in 20 paesi, in Nord America, Europa ed Asia, per un totale di 2.700 pazienti, per valutare anche i diversi effetti secondari, la sicurezza e l'efficacia di questa terapia.

Altri dettagli sono nella pagina in inglese di questo articolo.

Per saperne di più
Jeff Sevigny, Ping Chiao, Thierry Bussière, Paul H. Weinreb, Leslie Williams, Marcel Maier, Robert Dunstan, Stephen Salloway, Tianle Chen, Yan Ling, John O’Gorman, Fang Qian, Mahin Arastu, Mingwei Li, Sowmya Chollate, Melanie S. Brennan, Omar Quintero-Monzon, Robert H. Scannevin, H. Moore Arnold, Thomas Engber, Kenneth Rhodes, James Ferrero, Yaming Hang, Alvydas Mikulskis, Jan Grimm, Christoph Hock, Roger M. Nitsch & Alfred Sandrock.
The antibody aducanumab reduces Aß plaques in Alzheimer’s disease. Nature. September 1, 2016. doi:10.1038/nature19323
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Institute of Regenerative Medicine
University of Zurich
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Marco Dal Negro