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Ecco come la dopamina può aiutare a stare meno soli (09/03/2016)

E' noto che la dopamina è un neurotrasmettitore prodotto in relazione a stimoli positivi o a gratificazioni, come ad esempio il cibo.
Ma ora si è scoperto che non è sempre così e che può essere prodotta anche in risposta a situazioni negative, come succede quando si è soli.

La dopamina è nota per avere un ruolo nella memoria, nell'apprendimento, è legata a squilibri come le dipendenze (da sostanze, ma non solo) ed è anche importante per il controllo dei movimenti: le persone con il Morbo di Parkinson hanno problemi di mobilità legati ai bassi livelli di dopamina. Precedenti studi hanno ipotizzato un ruolo nei comportamenti sociali che però non è ancora stato approfondito.

Un nuovo studio ha dimostrato, invece, che i neuroni presenti nel nucleo dorsale del rafe, nei topi, producono dopamina quando l'animale viene isolato dai suoi simili.

Mark Ungless, che dirige il gruppo di Neurofisiologia all'MRC Clinical Sciences Centre presso l'Imperial College London e che è stato il co-autore anziano di questo studio, spiega quanto scoperto. Lo studio è frutto della collaborazione con il Kay Tye’s lab presso il Massachusetts Institute of Technology.
In sintesi, la dopamina prodotta nel nucleo dorsale del rafe svolge un ruolo di stimolo alla socializzazione, soprattutto quando l'individuo è isolato.
Mark Ungless spiega che le interazioni sociali sono sicuramente importanti per la salute mentale e giocano un ruolo in stati patologici come la schizofrenia e la depressione, che però sono state associate anche a disfunzioni dei neuroni della dopamina. Sarà certamente improbabile che si riescano ad aiutare questi pazienti se si continua a dare per scontato che tutti i neuroni della dopamina siano uguali.

 

Durante la realizzazione di questo lavoro si è visto che i topi cui venivano stimolati i neuroni della dopamina presenti nel nucleo dorsale del rafe passavano più tempo interagendo con i propri simili, mentre inibendo gli stessi neuroni, i topi socializzavano per un tempo inferiore a quello per loro normale.

I topi che poi venivano isolati durante il loro periodo di sonno, mostravano i neuroni della dopamina particolarmente attivi e ciò avveniva in mancanza di segni evidenti di ansia.

Un'ultima osservazione riguarda i comportamenti legati allo status sociale di ogni individuo. Quelli più in alto nella scala sociale, più dominanti, risultavano più sensibili e tendevano più degli altri ad alternare periodi di solitudine e di socialità.

Queste scoperte rappresentano una base biologica per la comprensione di comportamenti come la tendenza all'isolamento sociale e potranno essere utili per sviluppare nuove terapie.

Per saperne di più
Cell
Dorsal Raphe Dopamine Neurons Represent the Experience of Social Isolation
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MRC Clinical Sciences Centre
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Tye Lab at MIT - Massachusetts Institute of Technology
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Marco Dal Negro