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Il sonno consolida la memoria ed ora si conosce meglio come questo avviene (03/06/2016)

Dopo una buona notte di sonno la memoria funziona meglio, anche se i meccanismi che producono questo risultato sono ancora poco conosciuti. Un gruppo di ricercatori del RIKEN Brain Science Institute, in Giappone, ora ne ha approfondito la conoscenza.

Lo studio appena pubblicato su Science mostra come manipolando sperimentalmente specifiche connessioni tra neuroni durante la fase non-REM del sonno sia possibile stimolare o inibire il processo di memorizzazione nei topi.

Il gruppo di lavoro diretto da Masanori Murayama è partito studiando processi verificabili nei topi, animali curiosi, quali i comportamenti legati a cambiamenti nella superficie su cui erano stati posti.

La percezione del cambiamento del tipo di pavimento, da completamente levigato a ruvido, rugoso, stimola la curiosità dei topi che tendono subito ad andare a prendere conoscenza della novità.
Il processo di incisione nella memoria, sia del primo pavimento, che del secondo, richiede il passaggio dell'informazione dal livello cerebrale più alto relativo al movimento, a quello più basso relativo al tocco ed alle aree sensoriali.

I ricercatori hanno ipotizzato che questo percorso alto-basso potesse essere coinvolto nel consolidamento del ricordo del tipo di superficie del pavimento.
Murayama spiega che da molto tempo si pensa che l'imput alto-basso sia fondamentale per il consolidamento dei ricordi e che durante il sonno i neuroni attivati nelle regioni sensoriali durante l'esperienza iniziale possano essere riattivati.

 

I ricercatori hanno scoperto che questa riattivazione del percorso alto-basso è fondamentale per codificare i ricordi delle esperienze tattili ed hanno verificato, sui topi, che questo processo avviene durante la fase non-REM del sonno.

Maggiori dettagli dell'esperimento sono presenti nella pagina in inglese di questo articolo.

Per saperne di più
Top-Down Cortical Input during NREM Sleep Consolidates Perceptual Memory
Daisuke Miyamoto, Daichi Hirai, Chi Chung Alan Fung, Ayumu Inutsuka, Maya Odagawa, Takayuki Suzuki, Roman Boehringer, Chinnakkaruppan Adaikkan, Chie Matsubara, Norio Matsuki, Tomoki Fukai, Thomas J McHugh, Akihiro Yamanaka & Masanori Murayama
Science, doi: 10.1126/science.aaf0902
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Marco Dal Negro