Dopo una buona notte di sonno la memoria funziona
meglio, anche se i meccanismi che producono questo
risultato sono ancora poco conosciuti. Un gruppo di
ricercatori del RIKEN Brain Science Institute, in
Giappone, ora ne ha approfondito la conoscenza.
Lo studio appena
pubblicato su Science mostra come manipolando
sperimentalmente specifiche connessioni tra neuroni
durante la fase non-REM del sonno sia possibile
stimolare o inibire il processo di memorizzazione
nei topi.
Il gruppo di lavoro
diretto da Masanori Murayama è partito studiando
processi verificabili nei topi, animali curiosi,
quali i comportamenti legati a cambiamenti nella
superficie su cui erano stati posti.
La percezione del
cambiamento del tipo di pavimento, da completamente
levigato a ruvido, rugoso, stimola la curiosità dei
topi che tendono subito ad andare a prendere
conoscenza della novità.
Il processo di incisione nella memoria, sia del
primo pavimento, che del secondo, richiede il
passaggio dell'informazione dal livello cerebrale
più alto relativo al movimento, a quello più basso
relativo al tocco ed alle aree sensoriali.
I ricercatori hanno
ipotizzato che questo percorso alto-basso potesse
essere coinvolto nel consolidamento del ricordo del
tipo di superficie del pavimento.
Murayama spiega che da molto tempo si pensa che l'imput
alto-basso sia fondamentale per il consolidamento
dei ricordi e che durante il sonno i neuroni
attivati nelle regioni sensoriali durante
l'esperienza iniziale possano essere riattivati.
I ricercatori hanno
scoperto che questa riattivazione del percorso
alto-basso è fondamentale per codificare i ricordi
delle esperienze tattili ed hanno verificato, sui
topi, che questo processo avviene durante la fase
non-REM del sonno.
Maggiori dettagli
dell'esperimento sono presenti nella pagina in
inglese di questo articolo.
Per saperne di più
Top-Down Cortical Input during NREM Sleep
Consolidates Perceptual Memory
Daisuke Miyamoto, Daichi Hirai, Chi Chung Alan Fung,
Ayumu Inutsuka, Maya Odagawa, Takayuki Suzuki, Roman Boehringer, Chinnakkaruppan Adaikkan, Chie
Matsubara, Norio Matsuki, Tomoki Fukai, Thomas J
McHugh, Akihiro Yamanaka & Masanori Murayama
Science, doi: 10.1126/science.aaf0902
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Marco Dal Negro |