In molte città l'aria che si respira è sempre più
nociva per la vita dei mammiferi, esseri umani
compresi, e quando non piove per molto tempo, come
sta avvenendo nel nord Italia, l'inquinamento copre
il territorio per centinaia di chilometri.
Alcune persone sono lente a recepire i cambiamenti
dell'ambiente che li circonda e seguire i
comportamenti abituali a volte sembra meno faticoso
che porsi il problema di cosa e come cambiare. Così
continuano ad andare a correre, anche lungo il
perimetro dei parchi cittadini, a fianco delle code
di automobili, perché correre fa bene.
Questo decalogo,
aggiornato dalla SItI durante l'emergenza ambientale
di fine dicembre 2015, illustra alcune misure
che ciascuno può adottare per ridurre l'esposizione
individuale:
1- Niente jogging e
attenti alle biciclette
Le lunghe esposizioni all’aria aperta nelle aree
inquinate sono pericolose per la salute. Le attività
fisiche e sportive in questi casi moltiplicano il
pericolo perché aumentano anche di 10-20 volte il
ritmo respiratorio. Ci riferiamo al jogging ma anche
alle pedalate e pattinate: è auspicabile in generale
l'utilizzo delle biciclette ma in questi giorni
serve più attenzione.
2 - Le mascherine
sono inutili
Un falso mito da sfatare: le comuni mascherine non
trattengono nè gas nè polveri sottili e quindi danno
solo una falsa idea di protezione. Sarebbero utili
le mascherine professionali antiparticolato che sono
acquisibili solo nei negozi specializzati.
3 - Bambini nei
passeggini
Nei passeggini in città, a 30-50 cm. dal suolo, c’è
la più alta concentrazione di inquinanti. Evitare
quindi passeggiate dei bambini nelle aree a maggior
traffico. Meglio i parchi e, per chi se lo può
permettere, qualche giorno al mare o in montagna.
4 - Anziani e donne
in gravidanza più a rischio
Oltre ai bambini le precauzioni individuali devono
essere applicate con il massimo rigore anche agli
anziani, alle donne in gravidanza, a coloro che
manifestano affezioni respiratorie e cardiache e in
generale ai malati cronici. Per questi ultimi il
consiglio è, se possibile, di evitare le aree
inquinate.
5 - Fumo e
inquinamento miscela esplosiva
Le sigarette peggiorano la situazione per chi le
fuma e anche per chi li circonda. Ci sono studi che
legano i danni dell’inquinamento atmosferico alla
sinergia con il fumo di sigaretta. Un’occasione per
ridurre il fumo.
6 - Finestre chiuse
ai piani bassi
L’inquinamento esterno penetra nelle abitazioni
soprattutto ai piani bassi nelle aree urbanizzate.
Meglio i serramenti a tenuta, finestre chiuse sulle
strade con traffico e ventilazione degli ambienti
dai cortili interni o quando gli inquinanti calano:
di notte e nelle ore a minor traffico.
7 - Prese d’aria
lontane dal traffico
Evitare perciò di collocare bocchette di
condizionatori e impianti di ventilazione ai piani
bassi delle vie con molto traffico.
8 - Nell’abitacolo
dei veicoli ricircolo dell’aria
Azionare gli appositi impianti di ricircolo
dell’aria durante la circolazione in aree urbane
inquinate, specie quando si è in coda o in gallerie.
Ma attenzione, solo per il tempo strettamente
necessario evitando di fumare in auto.
9 -Riscaldamento
moderato
I termostati, che tutti dovrebbero avere per legge,
consentono di regolare la temperatura delle
abitazioni a 19-20 gradi, che sono normalmente sono
sufficienti per garantire il completo benessere
termico del nostro organismo. E quando si lascia la
casa per qualche giorno mettere al minimo gli
impianti il che porta a vantaggi economici e
ambientali.
10 - Migliorare la
cultura ambientale e il proprio stile di vita
Revisioni periodiche di caldaie e veicoli, maggior
uso dei mezzi pubblici, rispetto dei divieti per gli
impianti di combustione, raccolta differenziata dei
rifiuti, uso dei veicoli elettrici e, naturalmente,
alimentazione sana e attività motoria sono
comportamenti individuali che aiutano a contenere un
grave problema ambientale e a migliorare la propria
salute.
Per saperne di più
Medicina Preventiva e Sanità Pubblica (SItI)
Link...
.Marco Dal Negro |