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Un nuovo studio per comprendere perché il cervello sbaglia (14/01/2016)

Perché il cervello sbaglia? Dopo lo studio della Northeastern University che ha cercato di comprendere come e dove si prendono le decisioni nel cervello, ora alcuni ricercatori della Carnegie Mellon University hanno scoperto che il cervello sbaglia quando applica convinzioni preesistenti e non in linea con la realtà del momento. Il cervello sbaglia quando è inelastico, introverso, non aperto ed aggiornato alla realtà esterna.

Steven Chase, assistente professore al Department of Biomedical Engineering ed al Center for the Neural Basis of Cognition spiega che il cervello è costantemente impegnato a formulare previsioni che riguardano il mondo circostante e lo fa costruendo modelli interiori con l'esperienza e l'apprendimento derivati dall'interazione con il mondo.

Gli esperimenti realizzati con delle apparecchiature come interfacce cervello-macchina hanno permesso di vedere come il cervello pensa che un'azione debba essere operata. Gli studiosi hanno scoperto che la maggior parte degli errori è derivata da una distonia tra i modelli interiori e la realtà esterna. Con l'apprendimento i modelli interni tendono a riallinearsi con la realtà esterna e gli errori diminuiscono.

La professoressa Lisa Feldman Barrett della Northeastern University aveva scoperto le cellule cerebrali che gestiscono tutto il processo: in un articolo pubblicato su Nature Reviews Neuroscience, la Barrett sostiene che il tessuto limbico, che aiuta anche a creare emozioni, è quello che comanda il processo previsionale del cervello. Per la sua struttura e per come i neuroni sono organizzati, il tessuto limbico gestisce le previsioni di tutte le le altri parti della corteccia cerebrale.
Queste aree non reagiscono agli stimoli provenienti dal mondo esterno, e questo è un fatto curioso, perché quando gli scienziati pensavano che le regioni limbiche del cervello fossero sede delle emozioni credevano che fossero le zone più reattive agli stimoli esterni.

 

Il senso comune ti dice che vedere è credere, ma in realtà il cervello è strutturato per operare in modo diverso: vedi (e senti un suono, un odore o un sapore) quello che credi e il credere è basato principalmente sulla sensazione.
La Barrett mostra che il cervello non è strutturato per essere un organo che reagisce, ma per essere un organo che pone la domanda: l'ultima volta che mi sono trovato in una situazione come questa, che sensazione ho provato e come mi sono comportato? E le sensazioni che sembrano contare di più sono quelle all'interno del nostro corpo e che sono chiamate interocezioni.
La comprensione dei meccanismi per i quali il nostro cervello sbaglia potrà certamente aiutare a migliorare il modo con cui impariamo a svolgere un compito.

Vedi anche
Scoperto dove e come il cervello fa previsioni (08/11/2015)
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Per saperne di più
eLIFE
Internal models for interpreting neural population activity during sensorimotor control
Matthew D Golub, Byron M Yu, Steven M Chase
Link...

Department of Electrical and Computer Engineering at Carnegie Mellon University
Link...
http://www.ece.cmu.edu/.

.Marco Dal Negro