Perché il cervello sbaglia? Dopo lo studio della
Northeastern University che ha cercato di
comprendere come e dove si prendono le decisioni nel
cervello, ora alcuni ricercatori della Carnegie
Mellon University hanno scoperto che il cervello
sbaglia quando applica convinzioni preesistenti e
non in linea con la realtà del momento. Il cervello
sbaglia quando è inelastico, introverso, non aperto
ed aggiornato alla realtà esterna.
Steven Chase, assistente professore al Department of
Biomedical Engineering ed al Center for the Neural
Basis of Cognition spiega che il cervello è
costantemente impegnato a formulare previsioni che
riguardano il mondo circostante e lo fa costruendo
modelli interiori con l'esperienza e l'apprendimento
derivati dall'interazione con il mondo.
Gli esperimenti realizzati con delle apparecchiature
come interfacce cervello-macchina hanno permesso di
vedere come il cervello pensa che un'azione debba
essere operata. Gli studiosi hanno scoperto che la
maggior parte degli errori è derivata da una
distonia tra i modelli interiori e la realtà
esterna. Con l'apprendimento i modelli interni
tendono a riallinearsi con la realtà esterna e gli
errori diminuiscono.
La professoressa Lisa Feldman Barrett della
Northeastern University aveva scoperto le cellule
cerebrali che gestiscono tutto il processo: in un
articolo pubblicato su Nature Reviews Neuroscience,
la Barrett sostiene che il tessuto limbico, che
aiuta anche a creare emozioni, è quello che comanda
il processo previsionale del cervello. Per la sua
struttura e per come i neuroni sono organizzati, il
tessuto limbico gestisce le previsioni di tutte le
le altri parti della corteccia cerebrale.
Queste aree non reagiscono agli stimoli provenienti
dal mondo esterno, e questo è un fatto curioso,
perché quando gli scienziati pensavano che le
regioni limbiche del cervello fossero sede delle
emozioni credevano che fossero le zone più reattive
agli stimoli esterni.
Il senso comune ti dice
che vedere è credere, ma in realtà il cervello è
strutturato per operare in modo diverso: vedi (e
senti un suono, un odore o un sapore) quello che
credi e il credere è basato principalmente sulla
sensazione.
La Barrett mostra che il cervello non è strutturato
per essere un organo che reagisce, ma per essere un
organo che pone la domanda: l'ultima volta che mi
sono trovato in una situazione come questa, che
sensazione ho provato e come mi sono comportato? E
le sensazioni che sembrano contare di più sono
quelle all'interno del nostro corpo e che sono
chiamate interocezioni.
La comprensione dei meccanismi per i quali il nostro
cervello sbaglia potrà certamente aiutare a
migliorare il modo con cui impariamo a svolgere un
compito.
Vedi anche
Scoperto dove e come il cervello fa previsioni
(08/11/2015)
Link...
Per saperne di più
eLIFE
Internal models for interpreting neural population
activity during sensorimotor control
Matthew D Golub, Byron M Yu, Steven M Chase
Link...
Department of Electrical
and Computer Engineering at Carnegie Mellon
University
Link...
http://www.ece.cmu.edu/.
.Marco Dal Negro |