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Pesticidi meno pericolosi ottenuti con sostanze di uso comune in cucina (13/04/2016)

Cresciuto in campagna Yutaka Arimoto conosce bene il rischio di perdere il raccolto a causa di insetti e funghi e come ricercatore scientifico al Centro di ricerca Riken, in Giappone, conosce bene il problema dei danni ambientali ed alla salute causati da peticidi ed antimicotici.


Yutaka Arimoto at the RIKEN Innovation Center has developed a treatment against the tomato yellow leaf curl virus that prevents transmitters of the virus, the silverleaf whitefly, from pairing on tomato plant leaves. © 2016 Yutaka Arimoto, RIKEN Innovation Center

Nessuna sostanza chimica è sicura al 100% , ma partendo da sostanze già di uso corrente da molti anni come il bicarbonato di sodio ed il bicarbonato di potassio, quindi già verificati come accettati e non particolarmente pericolosi, Yutaka Arimoto ha pensato che forse avrebbe potuto mettere a punto un nuovo pesticida meno dannoso per l'uomo e per l'ambiente.

La ricerca è stata molto più laboriosa di quanto immaginato ed è durata molti anni, ma alla fine sembra che il risultato sia arrivato.

Osservando lo sviluppo temporale del Diaporthe citri, un fungo ascomicete parassita degli agrumi, Arimoto si chiese se le sostanze antimicotiche prodotte negli steli della pianta non diminuissero dopo la raccolta dei frutti rendendola più vulnerabile agli attacchi.
L'intuizione si rivelò giusta: Arimoto scopri che la sostanza giallognola chiamata esperidina presente negli steli, quando mescolata con prodotti di uso comune come il bicarbonato di sodio ed il bicarbonato di potassio uccideva il fungo.

Ulteriori esperimenti su altri patogeni mostrarono risultati analoghi, ma con grande stupore di Arimoto, vide che il composto funzionava anche quando non conteneva esperidina.

Essendo il bicarbonato di sodio usato come digestivo e come polvere lievitante nei dolci, ed il bicarbonato di potassio come additivo alimentare nelle bevande gassate, nel cioccolato e nel latte in scatola, è stato naturale ritenere molto improbabile che sostanze approvate per tali utilizzi potessero portare problemi ambientali.

 

I due bicarbonati assieme risultavano essere una protezione molto efficace contro l'oidio, una malattia fungina che colpisce, tra le altre piante, il grano, orzo e uva.
Ma dopo tante prove furono le fragole a mettersi di traverso facendo registrare effetti tossici pericolosi.
Ci sono voluti ancora molti anni di ricerca per arrivare ad un nuovo prodotto che è stato approvato in 15 paesi (negli U.S. anche per coltivazioni biologiche) contenente come principio attivo solo bicarbonato di potassio, efficace, anche se con una etichetta piena di avvisi e di avvertenze riguardo alle modalità di utilizzo.

Per saperne di più
Riken
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Marco Dal Negro