Una proteina sensibile alla luce è presente nella
retina e nella cornea, ma anche nella pelle ed in
altre parti del corpo, e ciò non è senza
conseguenze.
Già la recente scoperta della presenza della
proteina neuropsina oltre che nella retina anche
nella cornea ha aperto nuovi scenari, perché la
neuropsina è coinvolta nella regolazione
dell'orologio circadiano del corpo, quello che ne
gestisce i parametri durante il giorno e durante la
notte.
Il fatto poi che la
neuropsina sia presente anche nella pelle ed in
altre parti del corpo significa che si conferma la
possibilità di influire sulla regolazione
dell'orologio circadiano illuminando altre zone del
corpo che sono gli occhi.
E' stato l'oftalmologo Russell Van Gelder che ha
fatto l'inaspettata scoperta della presenza della
proteina nella cornea.
In seguito, in un nuovo
studio, si è scoperto che tessuti di retina e di
cornea, coltivati in laboratorio, sono in grado di
sincronizzare i propri ritmi quotidiani secondo il
ciclo luce-buio, ma quelli senza la neuropsina non
lo fanno.
Nell'occhio la
neuropsina è il sesto fotopigmento attivo
identificato dagli scienziati. Come la melanopsina,
anche la neuropsina e l'encefalopsina misurano la
quantità di luce ma con diverse funzioni e sembrano
non contribuire in senso stretto alla formazione
dell'immagine, anche se la quantità della luce è un
parametro fondamentale di una immagine.
Ora sarà necessario scoprire e definire chiaramente
le funzioni di queste altre proteine.
Per saperne di più
Neuropsin (OPN5)-mediated photoentrainment of local
circadian oscillators in mammalian retina and cornea
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Marco Dal Negro |