C'è un'evoluzione nell'utilizzo degli ultrasuoni per
curare la fascite plantare cronica e ne hanno
parlato all'Interventional Radiology's Annual
Scientific Meeting.
I ricercatori hanno utilizzato l'ecografia per
vedere ed un altro tipo di ultrasuoni per penetrare,
emulsionare e rimuovere il tessuto interessato dalla
fascite. La rimozione del tessuto danneggiato
dolorante ha così permesso la ricrescita nello
stesso posto di tessuti sani ripristinando la
normale funzionalità.
Per fascite plantare si
intende un insieme di sintomi a prevalenza dolorosa
che coinvolge la fascia plantare. E' la più diffusa
fra le cause che comportano dolore alla base del
calcagno, è un disturbo caratterizzato da
infiammazione e dolore al legamento arcuato che
attraversa la parte inferiore del piede e collega il
tallone con la base delle dita dei piedi.
La fascite plantare è
una patologia molto diffusa, si calcola che
interessi il 10% della popolazione e viene
affrontata con terapie che non sempre sono
risolutive.
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Nel corso dello studio
sono stati curati 100 pazienti affetti da
fasciopatia plantare cronica refrattaria che non
avevano risposto alle normali terapie.
Prima del trattamento i pazienti hanno indicato, con
il Foot and Ankle Disability Index (FADI), il modo
con cui il dolore ai piedi influiva sulla vita
quotidiana.
I dati sono stati raccolti 2 settimane, 6 settimane
e 6 mesi dopo la cura.
Dopo 2 settimane più del
90% dei pazienti ha riportato miglioramenti nei
sintomi, benefici presenti ancora dopo 6 mesi, si è
dichiarato soddisfatto per le cure e non ha avuto
effetti collaterali legati all'intervento.
Per saperne di più
Abstract 78, "Percutaneous ultrasonic fasciotomy: A
novel approach to treat chronic plantar fasciitis,"
R. Razdan, E. Vander Woude, Radiology, Advanced
Medical Imaging, Lincoln, Neb.
http://www.sirmeeting.org
Marco Dal Negro |