E-cigarette: pessime notizie dai ricercatori della
Johns Hopkins Bloomberg School of Public Health:
l'uso indebolisce il sistema immunitario.
Pubblicato sulla rivista PLOS ONE, il rapporto dei
ricercatori della prestigiosa Università, dimostra
che oltre ad indebolire il sistema immunitario del
vostro corpo le E-cigarette generano alcune delle
sostanze pericolose che si trovano nelle sigarette
tradizionali.
Più le E-cigarette si diffondono, più crescono le
preoccupazioni tra molti studiosi che vedono vecchi
e nuovi fumatori, spesso giovanissimi, passare al
nuovo prodotto pensando così di poter fumare senza i
pericoli ed i problemi del fumo tradizionale..
Gli esperimenti sui topi
hanno mostrato che le E-cigarette portano ad un
reale indebolimento del sistema immunitario.
Secondo Shyam Biswal, professore al Department of
Environmental Health Sciences alla Bloomberg School
e ricercatore anziano di questo studio, è certo che
l'uso delle E-cigarette sui polmoni non è neutro,
cioè non è vero che non fa nulla: sui topi si è
visto che aumenta la sensibilità alle infezioni
dell'apparato respiratorio. Sarebbe bene vedere cosa
succede alle persone che soffrono di
broncopneumopatia cronica ostruttiva, COPD, che sono
passati dalle sigarette tradizionali alle
E-cigarette, o ai nuovi utilizzatori che le
sigarette tradizionali non hanno mai fumato.
Il dibattito sulla
sicurezza delle E-cigarette è sorto subito, appena
uscite sul mercato nel 2007, ed analizzando i fumi
si è visto che contenevano sostanze potenzialmente
cancerogene, compreso del particolato, della
formaldeide e dei composti volatili organici, anche
se a livelli inferiori rispetto alle sigarette
tradizionali.
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Un elemento a favore
delle E-cigarette è la mancanza di combustione,
fatto che evita il formarsi di alcune sostanze
chimiche.
La U.S. Food and Drug Administration, FDA, ha
inoltre dichiarato la scorsa primavera di voler
regolamentare l'uso delle E-cigarette.
Secondo una recente
indagine del National Institute on Drug Abuse, negli
USA l'uso di E-cigarette tra gli adolescenti ha
superato quello delle sigarette tradizionali e
secondo gli U.S. Centers for Disease Control and
Prevention, nel 2013 più di 250.000 adolescenti
hanno dichiarato che utilizzando le E-cigarette non
hanno più fumato le sigarette tradizionali.
Ora abbiamo forse il
primo studio che può servire da traccia per
approfondire la risposta animale all'inalazione del
vapore delle E-cigarette e le conseguenze legate a
questo utilizzo.
I ricercatori hanno visto che il vapore delle
E-cigarette contiene radicali liberi, tossine ben
conosciute, presenti sia nelle sigarette
tradizionali che nell'aria inquinata.
I radicali liberi sono agenti particolarmente
reattivi che danneggiano il DNA, le cellule ed altre
molecole, azione che porta alla morte delle cellule.
Il fumo delle E-cigarette contiene 1014 radicali
liberi per ogni tiro, ed anche se sono molto meno di
quelli delle sigarette vere, la loro presenza
rappresenta un pericolo.
Per saperne di più
PLOS ONE
Exposure to Electronic Cigarettes Impairs Pulmonary
Anti-Bacterial and Anti-Viral Defenses in a Mouse
Model
Johns
Hopkins University
Marco Dal Negro |