L'insieme dei microrganismi che abbiamo dentro e sul
nostro corpo, la flora batterica di ciascuno di noi,
è unica e potrebbe essere un elemento di
identificazione.
I ricercatori della Harvard T.H. Chan School of
Public Health hanno dimostrato che grazie alla flora
batterica è stato possibile identificare un
individuo, nel tempo, in mezzo a centinaia di altri.
Lo studio, il primo a mostrare in modo rigoroso
questa unicità, pone però anche problemi di privacy
dei soggetti che vi hanno partecipato.
Taken together, DNA sequences from four microbial
species distinguish the starred person's microbiome
from the microbiomes of five other people - Image:
Eric Franzosa
Come il DNA umano
identifica le persone anche per la legge, le
sequenze di DNA dei microbi che vivono su di noi
possono, da sole, identificarci e questo prelude
alla possibilità di identificare, da un campione di
flora batterica paragonata con i dati di un
data-base, una persona che ad esempio ha trasmesso
una infezione sessuale.
I ricercatori hanno
utilizzato i dati dello Human Microbiome Project (HMP),
che ha raccolto microbi dalla saliva, dalle feci,
dalla pelle e da altri possibili punti del corpo di
242 persone, nell'arco di un mese.
Quindi i ricercatori hanno adattato un algoritmo
scientifico di uso corrente per elaborare una
sequenza di caratteristiche degli individui. Dalle
sequenze dei campioni iniziali a quelli specifiche
di ciascuno.
Poi hanno comparato queste sequenze con altre
raccolte durante le visite di controllo.
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I risultati hanno
mostrato l'unicità delle flore batteriche di
ciascuno con impronte che rimanevano stabili anche
dopo un anno.
In particolare i codici elaborati dalle flore
batteriche intestinali rimanevano stabili, con più
dell'80% degli individui ancora identificabili dopo
un anno.
Al di là della
possibilità di identificare le persone i risultati
di questo studio potranno aiutare a verificare i
cambiamenti nella composizione della flora delle
persone, eventualmente trovando relazioni di causa
effetto con l'influenza del mondo circostante,
dall'alimentazione, ai farmaci, al clima e così via.
Per saperne di più sulla flora batterica...
Per saperne di più
“Identifying personal microbiomes using metagenomics
codes,” Eric A. Franzosa, Katherine Huang, James F.
Meadow, Dirk Gevers, Katherine P. Lemon, Brendan J.
M. Bohannan, Curtis Huttenhower, PNAS, online May
11, 2015
doi:10.1073/pnas.1423854112
Marco Dal Negro |