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Scoperta componente autoimmune della narcolessia (06/07/2015)

La narcolessia ha una componente autoimmune scoperta da un gruppo internazionale di studiosi che cercavano di comprendere perché tra due vaccini utilizzati per l'influenza suina del 2009 solo uno fosse collegato a questa patologia.
L'associazione tra il vaccino e l'insorgere della narcolessia ha portato gli studiosi a verificare i meccanismi scatenanti scoprendo che, oltre ad una predisposizione genetica, era necessaria la presenza di una proteina che generava una reazione autoimmune.

In sintesi, alcune varianti nei geni rendono più facile la presenza della narcolessia. In quasi tutti i casi nei quali vi è anche cataplessia (improvvisa perdita delle forze nei muscoli) è presente una variante genetica chiamata HLA-DQB1*0602, che codifica un recettore sulla superficie delle cellule immunitarie.

Le varianti HLA sono spesso associate con diverse malattie autoimmuni, ma da sole non sono sufficienti a causare la narcolessia. La malattia sembra piuttosto innescata dalla combinazione di una predisposizione genetica e di una infezione.

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I narcolettici sono portatori di un maggior numero di anticorpi contro i patogeni come lo streptococco o il virus H1N1 che nel 2009 ha causato l'epidemia di influenza suina H1N1.
Cosa importante, i pazienti narcolettici hanno livelli molto bassi del neurotrasmettitore ipocretina, che normalmente aiuta a tenerci svegli legandosi ai suoi recettori nel cervello. Questi pazienti hanno anche meno neuroni cerebrali che producono ipocretina.

I ricercatori hanno scoperto che l'H1N1 contiene una proteina la cui struttura mima in parte una porzione del recettore umano dell'ipocretina.
Come previsto, i ricercatori scoprirono che questa proteina dell'H1N1 era contenuta nel vaccino Pandemrix della GlaxoSmithKline in dosi molto maggiori di quelle presenti nell'altro vaccino, il Focetria della Novartis.
Le popolazioni immunizzate con il Pandemrix mostrarono forti incrementi dei casi di narcolessia mentre quelle immunizzate con il Focetra no.

Quindi è possibile che gli anticorpi generati contro questa proteina del vaccino Pandemrix si siano legati ai recettori dell'ipocretina creando una reazione autoimmune.
La verifica su pazienti narcolettici vaccinati con il Pandemrix ha confermato la presenza di questi anticorpi mentre quella sui pazienti vaccinati con il Focetria no.

Gli studiosi ipotizzano che nelle persone geneticamente predisposte alti livelli della proteina presente nell'H1N1 stimoli la produzione di grandi quantità di anticorpi sia contro il virus che contro i recettori dell'ipocretina. Questi anticorpi possono restare nel sangue per mesi.

Sia un grande numero di anticorpi che una infiammazione dovuta ad una infezione indipendente da questa situazione potrebbero alterare la barriera emato-encefalica permettendo agli anticorpi di penetrare nel cervello. Lì, gli anticorpi possono attaccarsi ai recettori dell'ipocretina, anche portando il sistema immunitario a distruggere o sopprimere le cellule cerebrali fondamentali per la regolazione del ciclo sonno-veglia.

Nella pagina in inglese di questo articolo trovate ulteriori dettagli sullo studio.

Per saperne di più
Science Translational Medicine
Antibodies to influenza nucleoprotein cross-react with human hypocretin receptor 2

Marco Dal Negro

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