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Come funziona il cervello del video-giocatore? (01/07/2015)

Chi gioca molto con i video-game rispetto agli altri mostra di avere migliore capacità di concentrazione visiva e di usare maggiori strategie di navigazione che poggiano sui sistemi cerebrali della gratificazione (il nucleo caudato) e non sul sistema di memoria spaziale (l'ippocampo).
Precedenti ricerche hanno evidenziato che le persone che utilizzano le strategie di navigazione dipendenti dal nucleo caudato hanno meno materia grigia ed una minore funzionalità cerebrale nell'ippocampo.

La comprensione dei processi legati ad un uso intenso dei video-giochi è ancora agli albori ma cerchiamo di comprendere le differenze tra i due processi cerebrali con un semplice esempio.

Strategie spaziali significa che creiamo una mappa del territorio nel nostro cervello con la posizione di persone e cose: il rapporto tra queste identifica dove siamo noi.

I giocatori, invece, per andare da un luogo A ad un luogo B memorizzano i percorsi, una serie di svolte a destra e a sinistra.

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Uno studio condotto su di un gruppo di 26 giocatori adulti, che passavano almeno 6 ore alla settimana giocando, e 33 non giocatori, ha mostrato che per navigare nel mondo virtuale i giocatori nell'80% delle volte memorizzavano i singoli percorsi. Il doppio dei non giocatori che si affidavano maggiormente a punti di riferimento memorizzati nell'ambiente utilizzando solo nel 42% dei casi il ricordo meccanico dei percorsi destra/sinistra.

Precedenti ricerche hanno mostrato che le persone che usano le proprie aree cerebrali in questo modo hanno una minore integrità dell'ippocampo, realtà che è stata associata con un maggiore rischio di problemi neurologici come il Morbo di Alzheimer.

Per saperne di più
Greg L. West, Brandi Lee Drisdelle, Kyoko Konishi, Jonathan Jackson, Pierre Jolicoeur, Veronique D. Bohbot
Habitual action video game playing is associated with caudate nucleus-dependent navigational strategies

Marco Dal Negro

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