Le persone più creative, geniali, sono più a rischio
di malattie mentali, hanno infatti il 25% di
probabilità in più di essere portatori di varianti
genetiche legate a problemi come disturbo bipolare e
schizofrenia, rispetto ai loro coetanei non artisti.
E' quanto emerso da una ricerca islandese pubblicata
sulla rivista Nature Neuroscience.
D'altra parte la creatività nasce dalla rottura
delle regole: come sarebbe possibile, altrimenti,
creare qualcosa di nuovo, di originale, seguendo
sempre gli stessi percorsi? Agli stessi percorsi
corrispondono gli stessi risultati..
Albert Einstein
Quindi i geni come
Leonardo da Vinci, Albert Einstein e tutti gli altri
ci hanno lasciato un patrimonio di scoperte e di
opere d'arte proprio perchè non hanno seguito le
regole, sono usciti dal gregge, non hanno avuto
paura di esprimere la novità, il cambiamento, non
hanno avuto paura di essere diversi e di esprimere
qualcosa di originale.
Oggi in certe culture
occidentali c'e curiosamente una grande paura per il
pensiero individuale, originale. Pensiamo ad esempio
alla ADHD, il disturbo da deficit di attenzione e
iperattività dei bambini. Viene definito come
difficoltà nel prestare e mantenere l'attenzione,
nel seguire le istruzioni, a portare a termine i
compiti, ad organizzare in modo adeguato la propria
esistenza, in sintesi ad adeguarsi ai comportamenti
standard ed ubbidire. Vallo a spiegare ai geni che
erano malati perchè non si adeguavano alle regole
del momento e che perciò erano loro a sbagliare!
L'ADHD però è un argomento molto complesso e
delicato che sarà più opportuno approfondire in
altra occasione.
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La nuova ricerca
pubblicata sulla rivista Nature Neuroscience,
realizzata da esperti della socità specializzata in
genetica deCode di Reykjavik, in Islanda, ha invece
esaminato le informazioni mediche di 86.000
islandesi per trovare le varianti genetiche relative
ad un aumentato rischio di schizofrenia e di
disturbo bipolare.
Analizzando la
distribuzione di queste varianti genetiche gli
studiosi ne hanno trovata una presenza maggior del
17% fra i membri delle società delle arti nazionali
rispetto agli altri. I dati sono poi stati
confrontati con quelli delle grandi banche dati
mediche nei Paesi Bassi e in Svezia.
Tra 35.000 persone,
quelle ritenute più creative o per professione o per
dichiarazione in un questionario, avevano quasi il
25% in più di probabilità di essere portatori delle
varianti legate a disturbi mentali.
"La creatività, in fondo, è una qualità che ci ha
consentito di avere Mozart, Bach, Van Gogh", hanno
commentato gli autori.
Per saperne di più
Nature neuroscience
Polygenic risk scores for schizophrenia and bipolar
disorder predict creativity
http://www.nature.com/neuro/journal/vaop/ncurrent/full/nn.4040.html
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