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Donne e uomini sono diversi anche per memoria ed emozioni (28/01/2015)

La donna valuta le immagini che hanno una carica emotiva come più emotivamente stimolanti rispetto all'uomo, ma non vi sono differenze di genere nelle valutazioni emotive quando si tratta di immagini emotivamente neutre.
Queste sono le conclusioni di uno studio su larga scala realizzato da un gruppo dell'Università di Basilea che ha lavorato per determinare i rapporti tra emozioni, memoria, prestazione ed attività cerebrale in funzione del sesso delle persone. I risultati dello studio sono pubblicati sul Journal of Neuroscience.


Il cervello mentre vede immagini emotivamente negative: rosso e giallo indicano le zone più attive con le immagini valutate come molto stimolanti. Il verde indica le aree maggiormente attive nelle donne (image: MCN, University of Basel).

Partendo dalla considerazione che le donne spesso vivono più intensamente degli uomini il lato emotivo delle cose e che precedenti studi hanno mostrato che le emozioni influenzano la memoria, i ricercatori della Transfaculty Research Platform Molecular and Cognitive Neurosciences (MCN) dell'Università di Basilea si sono domandati se la spiegazione dei risultati superiori ottenuti dalle donne rispetto agli uomini nei test di memoria non fosse proprio nel modo di elaborare le emozioni.

Ed i risultati sono arrivati con una serie di test basati sulla visualizzazione di immagini associata con l'uso della risonanza magnetica.
Le donne hanno valutato le immagini con contenuto emotivamente rilevante, specialmente quelle negative, come più emotivamente stimolanti rispetto agli uomini. Nessuna differenza, invece, per le immagini emotivamente neutre.

In un test successivo si è visto che le donne erano in grado di ricordare le immagini più facilmente degli uomini, in particolare le immagini positive. La Dottoressa Annette Milnik che ha diretto lo studio ipotizza che le differenze legate al genere, nell'elaborazione emotiva e nella memoria sia dovute a differenti meccanismi.
I dati dei test basati sulla risonanza magnetica, relativi a 696 soggetti, hanno mostrato che la valutazione di maggiore negatività emotiva di alcune immagini da parte delle partecipanti di sesso femminile era legata ad un aumento dell'attività cerebrale nelle aree del movimento. Secondo la Dottoressa Klara Spalek, una delle principali autrici dello studio, questo risultato andrebbe a supporto della comune idea che le donne sono più emozionalmente espressive degli uomini.

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Quanto emerso da questo studio rappresenta un aiuto per una migliore comprensione delle differenze di genere nell'elaborazione della memoria e questo è un fatto importante perchè molte malattie psichiatriche si manifestano con differenze di genere.
Lo studio è parte di un progetto di ricerca condotto dai professori Dominique de Quervain ed Andreas Papassotiropoulos alla Università di Basilea, che mira a migliorare la comprensione dei meccanismi neuronali e molecolari della memoria umana facilitando lo sviluppo di nuove cure.

Tra gli studi che hanno affrontato questo argomento vedi anche:
Cervello: le donne memorizzano meglio le emozioni (14/08/2002)

Per saperne di più
Universität Basel

The Journal of Neuroscience (2015)
Klara Spalek, Matthias Fastenrath, Sandra Ackermann, Bianca Auschra, XDavid Coynel, Julia Frey, Leo Gschwind, Francina Hartmann, Nadine van der Maarel, Andreas Papassotiropoulos, Dominique de Quervain and Annette Milnik
Sex-Dependent Dissociation between Emotional Appraisal and Memory: A Large-Scale Behavioral and fMRI Study
doi: 10.1523/jneurosci.2384-14.2015

Marco Dal Negro

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