Non basta fare attività fisica regolarmente per
compensare i danni alla salute legati alla
sedentarietà: è importante non passare troppo tempo
seduti, troppe ore durante la giornata senza alzarsi
e muoversi. Il rischio non è solo quello di vivere
meno a lungo, o se preferite di morire prima, ma è
rappresentato dal maggior rischio di ammalarsi di
cuore, di diabete, di cancro, vivendo peggio.
Basato sui dati di più
di 334.000 donne e uomini europei uno studio dei
ricercatori britannici della Medical Research
Council (MRC) Epidemiology Unit ha fornito l'ultima
conferma (in ordine di tempo) dei benefici legati ad
un po' di attività fisica quotidiana: bastano 20
minuti al giorno di passeggiata a ritmo deciso per
migliorare i tassi di obesità e di mortalità
rispetto al non farlo.
Ma non basta, è solo
l'inizio, e non serve aumentare il tempo o cambiare
il tipo di attività fisica, quello che influisce
maggiormente è ridurre i tempi quotidiani durante i
quali stiamo seduti.
L'energico invito arriva da studiosi canadesi che
hanno pubblicato i risultati del loro ultimo lavoro
sugli Annals of Internal Medicine. Più di metà della
giornata di una persona media è passata seduta,
davanti alla televisione, al computer, a lavorare. I
ricercatori hanno svolto una meta-analisi, cioè
un'analisi degli studi e dei lavori già realizzati e
disponibili sull'argomento.
Sono stati identificati 47 articoli e la
meta-analisi è stata realizzata per le malattie
cardiovascolari e per il diabete su 14 studi, per il
cancro su 14 studi, e per non importa per quale
causa di morte, su 13 studi. I tempi passati seduti
sono stati quantificati utilizzando libere
dichiarazioni dei partecipanti in tutti gli studi
tranne uno.
Il tempo passato seduti
è risultato associato con le deleterie conseguenze
sulla salute indipendentemente dall'attività fisica.
Il rischio maggiore è risultato essere il diabete di
tipo 2, il cui rischio cresce del 90%. Per quanto
riguarda i cancri legati in modo specifico alla
sedentarietà spiccano il legame con quello al seno,
quello al colon e quelli all'utero ed alle ovaie.
Nei lavori analizzati la
definizione di tempo passato seduti prolungato era
inteso tra le 8 e le 12 ore, o più.
Stare seduti, svolgere attività come guidare, usare
il computer o guardare la televisione, non
dovrebbero complessivamente durare più di 4 o 5 ore
al giorno, almeno secondo quanto indicato nelle
linee guida della Public Health Agency of Canada.
L'attività fisica
quotidiana copre 1 ora al giorno, se siete bravi, ma
serve qualcosa di diverso per rompere la
sedentarietà, come trovare qualche scusa per
alzarsi, come fare le scale, o fare di persona
qualcosa che potremmo fare con qualche
pseudo-telecomando o qualche assistente digitale.
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In questo senso, l'idea
che qualunque cosa sia servo-assistita, venga cioè
automatizzata o comunque non fatta più da noi, oltre
a farci perdere la capacità di fare le cose,
qualunque cosa, contrasta con la necessità di
mantenere maggiormente il corpo in movimento, nel
nostro esclusivo interesse.
I ricercatori però,
propongono anche qualche idea per riuscire a ridurre
il tempo vissuto da seduti. Per prima cosa invitano
a prendere coscienza di quanto tempo si passa
seduti, tenendo il conto dei minuti: rendersene
conto aiuta.
Il secondo consiglio è, una volta che si è deciso di
fare qualcosa per migliorare, quello di porsi degli
obbiettivi raggiungibili e non troppo ambiziosi o
impossibili. Ad esempio alzarsi per 2 o 3 minuti
ogni 30 quando si lavora o quando c'è la pubblicità
davanti alla televisione: può diventare un'abitudine
intelligente per vivere meglio, anche domani,
dopodomani...
Video:
http://www.ctvnews.ca/video?clipId=534317&playlistId=1.2196082&binId=1.810401&playlistPageNum=1&binPageNum=1
Per saperne di più
Annals of Internal Medicine
Sedentary Time and Its Association With Risk for
Disease Incidence, Mortality, and Hospitalization in
Adults: A Systematic Review and Meta-analysis
Medical Research Council
Marco Dal Negro |