I bambini autistici hanno spesso problemi di
comunicazione, di sviluppo del linguaggio e di
conseguenza i genitori vengono invitati a
concentrarsi sull'insegnamento di una sola lingua.
Stefka Marinova-Todd, una professoressa associata
alla School of Audiology and Speech Sciences della
University of British Columbia dove è anche
direttrice del Centre for Intercultural Language
Studies, sta invece lavorando per verificare una
ipotesi originale: essendo provato che lo studio di
più lingue madri contribuisce a sviluppare meglio le
capacità intellettuali dei bambini, quali sono gli
effetti su di un bimbo autistico?.
Stefka Marinova-Todd è
stata una pioniera in queso campo cominciando ad
occuparsene già molti anni fa, e con i suoi colleghi
ha realizzato il primo studio su piccola scala, nel
quale ha paragonato la quantità di vocaboli
utilizzati da bambini autistici monolingue e
bilingue, inglese ed inglese-cinese.
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Un primo passo era stato
fatto: i bilingue avevano un vocabolario altrettanto
ricco quanto quello dei monolingue, il che significa
che imparare due lingue invece di una non è un fatto
negativo. Anzi, facilmente sarà positivo,
soprattutto in un mondo sempre più bilingue nel
quale potrebbe facilitare la comunicazione e la
socializzazione.
Ora la ricercatrice è
andata avanti su questa strada con una ricerca
mirata a verificare le diverse conseguenze positive
legate all'apprendimento delle due lingue da parte
dei bambini autistici.
Per saperne di più
The
University of British Columbia
Marco Dal Negro |