I residui di pesticidi assunti mangiando frutta e
verdura peggiorano qualità e quantità del seme
maschile: lo ha dimostrato una ricerca della Harvard
T.H. Chan School of Public Health in Boston (USA)
appena pubblicata online su Human Reproduction, una
delle principali riviste di medicina riproduttiva al
mondo.
Il rapporto tra
pesticidi nel piatto e salute del seme maschile era
già noto (vedi riferimenti a fondo pagina), ma
questo è forse il primo studio che ha messo in
relazione direttamente il consumo di frutta e
verdura con le capacità riproduttive maschili.
I sintesi lo studio ha
mostrato che chi ha mangiato più residui di
pesticidi ha mostrato di avere in meno
indicativamente il 49% circa di spermatozoi ed il
32% di quelli formati in modo normale.
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Secondo Jorge Chavarro,
assistente professore di Nutrizione ed Epidemiologia
alla Harvard T.H. Chan School of Public Health in
Boston (USA), questi dati non devono scoraggiare i
maschi dal consumare frutta e verdura, ma dal
mangiare e bere pesticidi, rivolgendosi perciò ai
prodotti più naturali possibile.
E il discorso non
dovrebbe essere tanto diverso nemmeno per ciò che
riguarda i cereali integrali sul cui esterno si
raccolgono eventuali pesticidi.
Maggiori dettagli su
questo studio sono sintetizzati nella
pagina in inglese di questo articolo.
Altri articoli che hanno
trattato di questo argomento:
Fertilità: l'esposizione ai pesticidi
organoclorinati colpisce la qualità del seme
(23/03/2011)
Poco fertili già a 20 anni, allarme andrologi
soprattutto in città (17/03/2011)
ISPRA, Rapporto Nazionale Pesticidi nelle Acque
2014: venduti meno, rilevati poco, presenti troppo
(13/01/2015)
Ambiente, fertilità e sessualità: quali rischi
corrono gli italiani del terzo millennio?
Per saperne di più
Is dietary pesticide exposure related to semen
quality? Positive evidence from men attending a
fertility clinic
Fruit and vegetable intake and their pesticide
residues in relation to semen quality among men from
a fertility clinic
Marco Dal Negro |