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OGM, erbicidi e salute pubblica (28/08/2015)

Secondo quanto appena pubblicato sul New England Journal of Medicine le autorità di controllo U.S. hanno permesso l'utilizzo esteso di un erbicida collegato al cancro basandosi su ricerche limitate e superate che dovrebbero essere aggiornate con la massima urgenza.

L'allarme smentisce in modo circostanziato quanti minimizzano i pericoli legati agli OGM relegandoli a paure ancestrali per il nuovo che avanza, tipiche delle persone molto anziane o ignoranti. Un atteggiamento piuttosto grave ed anacronistico, soprattutto quando proposto da persone che di scienza si occupano professionalmente, ma forse non sempre con la serenità e/o la conoscenza dovute.

Con la diffusione massiccia delle coltivazioni OGM negli U.S. c'è stata un'impennata sia nelle quantità che nel numero di erbicidi chimici applicati ai campi OGM ed altri incrementi sono programmati per i prossimi anni.

L'International Agency for Research on Cancer (IARC) ha classificato il glifosato, l'erbicida più usato nei campi OGM come "probabilmente cancerogeno per esseri umani" (Guyton KZ, Loomis D, Grosse Y, et al. Carcinogenicity of tetrachlorvinphos, parathion, malathion, diazinon, and glyphosate. Lancet Oncol 2015;16:490-491) ed ha classificato un secondo erbicida, il 2,4-dichlorophenoxyacetic acid (2,4-D), come "possibile cancerogeno per gli esseri umani" (Loomis D, Guyton K, Grosse Y, et al. Carcinogenicity of lindane, DDT, and 2,4-dichlorophenoxyacetic acid. Lancet Oncol 2015 June 22 - Epub ahead of print).

The National Academy of Sciences ha rivisto due volte la valutazione di sicurezza dei campi OGM, nel 2000 e nel 2004 (National Research Council, Committee on Identifying and Assessing Unintended Effects of Genetically Engineered Foods on Human Health. Safety of genetically engineered foods: approaches to assessing unintended health effects. Washington, DC: National Academies Press, 2004).
Queste revisioni, che si sono concentrate quasi interamente sugli aspetti genetici della biotecnologia, hanno concluso che le trasformazioni genetiche possono potenzialmente produrre allergeni o tossine imprevisti e modificare le qualità nutrizionali degli alimenti.
Ambedue i rapporti hanno raccomandato lo sviluppo di strumenti che permettano la valutazione dei rischi e la sorveglianza post-vendita.
Tali raccomandazioni sono in gran parte rimaste inascoltate.

 

La grande diffusione di campi resistenti agli erbicidi ha portato ad un eccessivo affidamento sugli erbicidi ed in particolare sul glifosato.
Negli U.S.A. l'utilizzo di glifosato si è moltiplicato tra il 1974 ed il 2014 di più di 250 volte: è passato da 400.000 kg nel 1974 a 113.000.000 di kg nel 2014.

Non sorprende perciò che siano aumentate le erbe infestanti che ora sono presenti in 100 milioni di acri in 36 Stati. I campi devono essere trattati con erbicidi multipli compreso il 2,4-D, componente anche del famoso defoliante Agent Orange usato nella guerra in Vietnam.

Ora la National Academy of Sciences ha convocato una nuova commissione per ridefinire gli effetti socio-economici, ambientali e sulla salute umana, delle coltivazioni OGM. Purtroppo tutto ciò avverrà non prima dell'anno 2016.

Per saperne di più
GMOs, Herbicides, and Public Health
Philip J. Landrigan, M.D., and Charles Benbrook, Ph.D.
N Engl J Med 2015; 373:693-695August 20, 2015
DOI: 10.1056/NEJMp1505660

Vedi anche:
Aggiornamento al 13/03/2015 - Diciamo tutta la verità sui pesticidi nei cibi in Europa

Marco Dal Negro

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