Secondo quanto appena pubblicato sul New England
Journal of Medicine le autorità di controllo U.S.
hanno permesso l'utilizzo esteso di un erbicida
collegato al cancro basandosi su ricerche limitate e
superate che dovrebbero essere aggiornate con la
massima urgenza.
L'allarme smentisce in modo circostanziato quanti
minimizzano i pericoli legati agli OGM relegandoli a
paure ancestrali per il nuovo che avanza, tipiche
delle persone molto anziane o ignoranti. Un
atteggiamento piuttosto grave ed anacronistico,
soprattutto quando proposto da persone che di
scienza si occupano professionalmente, ma forse non
sempre con la serenità e/o la conoscenza dovute.
Con la diffusione
massiccia delle coltivazioni OGM negli U.S. c'è
stata un'impennata sia nelle quantità che nel numero
di erbicidi chimici applicati ai campi OGM ed altri
incrementi sono programmati per i prossimi anni.
L'International Agency
for Research on Cancer (IARC) ha classificato
il glifosato, l'erbicida più usato nei campi
OGM come "probabilmente cancerogeno per esseri
umani" (Guyton KZ, Loomis D, Grosse Y, et al.
Carcinogenicity of tetrachlorvinphos, parathion,
malathion, diazinon, and glyphosate.
Lancet Oncol 2015;16:490-491) ed ha classificato
un secondo erbicida, il 2,4-dichlorophenoxyacetic
acid (2,4-D), come "possibile cancerogeno
per gli esseri umani" (Loomis D, Guyton K,
Grosse Y, et al. Carcinogenicity of lindane, DDT,
and 2,4-dichlorophenoxyacetic acid. Lancet Oncol
2015 June 22 - Epub ahead of print).
The National Academy of
Sciences ha rivisto due volte la valutazione di
sicurezza dei campi OGM, nel 2000 e nel 2004
(National Research Council, Committee on Identifying
and Assessing Unintended Effects of Genetically
Engineered Foods on Human Health. Safety of
genetically engineered foods: approaches to
assessing unintended health effects. Washington, DC:
National Academies Press, 2004).
Queste revisioni, che si sono concentrate quasi
interamente sugli aspetti genetici della
biotecnologia, hanno concluso che le trasformazioni
genetiche possono potenzialmente produrre allergeni
o tossine imprevisti e modificare le qualità
nutrizionali degli alimenti.
Ambedue i rapporti hanno raccomandato lo sviluppo di
strumenti che permettano la valutazione dei rischi e
la sorveglianza post-vendita.
Tali raccomandazioni sono in gran parte rimaste
inascoltate.
La grande diffusione di
campi resistenti agli erbicidi ha portato ad un
eccessivo affidamento sugli erbicidi ed in
particolare sul glifosato.
Negli U.S.A. l'utilizzo di glifosato si è
moltiplicato tra il 1974 ed il 2014 di più di 250
volte: è passato da 400.000 kg nel 1974 a
113.000.000 di kg nel 2014.
Non sorprende perciò che
siano aumentate le erbe infestanti che ora sono
presenti in 100 milioni di acri in 36 Stati. I campi
devono essere trattati con erbicidi multipli
compreso il 2,4-D, componente anche del famoso
defoliante Agent Orange usato nella guerra in
Vietnam.
Ora la National Academy
of Sciences ha convocato una nuova commissione per
ridefinire gli effetti socio-economici, ambientali e
sulla salute umana, delle coltivazioni OGM.
Purtroppo tutto ciò avverrà non prima dell'anno
2016.
Per saperne di più
GMOs, Herbicides, and Public Health
Philip J. Landrigan, M.D., and Charles Benbrook,
Ph.D.
N Engl J Med 2015; 373:693-695August 20, 2015
DOI: 10.1056/NEJMp1505660
Vedi anche:
Aggiornamento al 13/03/2015 - Diciamo tutta la
verità sui pesticidi nei cibi in Europa
Marco Dal Negro |