Per la prima volta 5 uomini completamente
paralizzati da più di 2 anni sono riusciti a muovere
nuovamente in modo volontario le gambe grazie ad una
stimolazione elettrica transcutanea.
Il Dr. V. Reggie Edgerton e Yury Gerasimenko della
University of California, Los Angeles, UCLA, hanno
applicato degli elettrodi a 5 pazienti completamente
paralizzati, in punti precisi nella parte bassa
della spina dorsale, vicino al coccige, e li hanno
sottoposti a 18 cicli settimanali di terapia.
Le sessioni
comprendevano una stimolazione elettrica
transcutanea di circa 45 minuti con caratteristiche
costanti, associata con fisioterapia che stimolava
manualmente i muscoli delle gambe e, nelle ultime 4
settimane anche con due dosi quotidiane di
buspirone, un farmaco che ha mostrato di riuscire ad
indurre movimenti nei topi con danni alla colonna
vertebrale.
Ai pazienti era stato
richiesto, in determinati momenti di cercare di
muovere le gambe ed in altri di restare rilassati.
Le gambe di questi erano sostenute da appositi
supporti in modo da potersi eventualmente muovere
senza il peso dato dalla forza di gravità.
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All'inizio i pazienti
muovevano le gambe solo quando la stimolazione
elettrica era tale da generare movimenti
involontari, ma dopo 4 settimane sono riusciti a
raddoppiare volontariamente l'ampiezza dei
movimenti.
L'inserimento della
terapia con buspirone ha migliorato ulteriormente le
capacità di movimento ed alla fine dello studio i
pazienti erano in grado di muovere le gambe anche
senza alcuna stimolazione, in modo mediamente
equivalente a quello ottenuto con la stimolazione.
Secondo Reggie Edgerton,
che ha studiato per 40 anni il problema, il
risultato è stato possibile grazie all'attivazione
di connessioni neurali alternative dormienti.
I ricercatori hanno registrato i segnali elettrici
dei muscoli vedendo che aumentavano con l'aumentare
degli stimoli, e questo ha fatto pensare che si
stesse ristabilendo una comunicazione tra il
cervello ed il midollo spinale.
Il passo successivo è
ora quello di portare i 5 uomini a sorreggere il
proprio peso da soli.
Maggiori dettagli sono
nella
pagina in inglese di questo articolo.
Per saperne di più
Journal of Neurotrauma
University of California UCLA
Marco Dal Negro |