La maggior parte delle infezioni batteriche pediatriche da Clostridium difficile, che provoca diarrea anche grave, colpisce bambini ed adolescenti che hanno assunto recentemente antibiotici prescritti in ambulatorio medico e che sono stati prescritti per altre patologie. Questo è quanto emerso da uno studio U.S.A. realizzato dai Centers for Disease Control and Prevention pubblicato su Pediatrics.

Clostridium difficile

Interessante vedere come tra le persone di età compresa tra 1 e 17 anni il 71% dei casi identificati di infezione da Clostridium difficile non è associato a ricovero ospedaliero, mentre 2/3 delle infezioni da Clostridium difficile tra gli adulti sono associati a ricovero ospedaliero.

Tra i casi pediatrici di infezione non legata a ricovero, al 73% erano stati prescritti antibiotici nelle 12 settimane precedenti l'infezione, normalmente durante in un ambulatorio medico.
La maggior parte dei bambini e ragazzi che avevano assunto antibiotici erano stati curati per problemi a orecchie, naso, gola, le alte vie respiratorie. Precedenti studi hanno mostrato che almeno il 50% degli antibiotici prescritti negli studi medici sono per infezioni respratorie, molte delle quali non richiedono antibiotici.
Tom Frieden, M.D., M.P.H., direttore dgli U.S. Centers for Disease Control and Prevention, ricorda che per proteggere la salute dei bambini è indispensabile prescrivere gli antibiotici in modo più selettivo e attento, per non mettere i giovani pazienti a rischio di successive infezioni sia da Clostridium difficile che da parte degli altri batteri resistenti agli antibiotici.
Quando si assumono antibiotici oltre ai patogeni oggetto della cura vengono annientati anche quelli che ci proteggono e che sono insostituibili. L'eliminazione può non essere totale e definitiva, ma ci lascia comunque scoperti agli attacchi dei patogeni anche per dei mesi.

I medici devono perciò prescrivere gli antibiotici con maggiore attenzione, ed i genitori devono imparare a non insistere perchè vengano prescritti.

Per saperne di più
U.S. Centers for Disease Control and Prevention

Marco Dal Negro