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I riflessi lenti sono legati a una vita corta? (07/02/2014)

Come prevedere la lunghezza della vita quando si è ancora a metà strada, è ciò che forse ritiene di avere individuato un gruppo misto di ricercatori dell'UCL Department of Epidemiology and Public Healt e dela University of Edinburgh.



Gray's Anatomy brain

La chiave starebbe nella prontezza dei riflessi: avere tempi di reazione lenti nel mezzo del cammin di nostra vità potrebbe significare che entro 15 anni si è già deceduti. Beninteso si parla sempre di un aumento del rischio di..., non della certezza. La ricerca è stata pubblicata sulla prestigiosa rivista scientifica PLOS ONE.

I ricercatori delle due università hanno esminato i dati relativi a più di 5.000 persone, estratti dal Third National Health and Nutrition Examination Survey (NHANES-III), U.S., e quindi si riferiscono a persone che erano negli Stati Uniti. All'inizio dello studio, negli anni 90, sono stati misurati i tempi di reazione dei partecipanti con test estremamente facili: le persone dovevano schiacciare un bottone ogni volta che vedevano apparire una immagine sullo schermo.
Le persone sono state poi seguite per 15 anni per vedere chi era vivo e chi era morto.

La percentuale totale di decessi è stata del 7,4%, pari a 378 persone, ma tra i partecipanti con tempi di reazione più lenti della media, i deceduti per non importa quale causa sono stati il 25%.
Il dato non è cambiato nemmeno dopo avere considerato i possibili fattori di disturbo dei risultati come l'età, se maschio o femmina, il gruppo etnico, il livello socio-economico ed eventuali fattori riguardanti lo stile di vita.
Non si è visto nemmeno una relazione tra i tempi di reazione e problemi di cancro o respiratori.

Secondo il Dr. Gareth Hagger-Johnson, dell'UCL Department of Epidemiology and Public Health, il tempo di reazione rifletterebbe un aspetto di base del sistema nervoso centrale e la velocità di elaborazione delle informazioni è considerata una capacità basilare. Il tempo di reazione potrebbe indicare quanto stanno lavorando bene il sistema nervoso centrale ed altri sistemi del corpo. Potrebbe, appunto. Ma anche no.
Le persone con tempi particolarmente lunghi nel rispondere ad una nuova informazione potrebbero trovarsi a vivere problemi che aumentano il rischio di morte prematura. Oppure potrebbero semplicemente non essere stati particolarmente attenti nei test, o hanno dato loro poca importanza: non sapevano di certo che la lunghezza della propria vita sarebbe dipesa da quel test, altrimenti... Non sappiamo la risposta, ma usare test semplici che si basano su di un solo elemento, senza considerare come sono stati realizzati, cioè lo stato psicologico e l'approccio dei partecipanti porta più facilmente a credere di avere scoperto verità che in realtà non sono tali. Chissà se i centenari che vivono nei paesini sperduti avevano tempi di reazione rapidissimi o se invece hanno avuto un metabolismo ed una vita più lenti che hanno permesso all'organismo di consumarsi più lentamente? Vive di più il centometrista o il maratoneta?

Alla fine è proprio il Dr. Gareth Hagger-Johnson ad affermare che il test potrà forse essere utilizzato in futuro, ma che per ora la cosa migliore è mantenere uno stile di vita sano.

Se volete divertirvi a fare il vostro test sulla prontezza dei vostri riflessi potete fare quello della BBC alla pagina:
http://www.bbc.co.uk/science/humanbody/sleep/sheep/reaction_version5.swf.

Per saperne di più
Reaction Time and Mortality from the Major Causes of Death: The NHANES-III

University College London

The University of Edinburgh

Marco Dal Negro

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