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Dalla Harvard School of Public Health un allarme sul rapporto tra alcune sostanze chimiche e sviluppo cerebrale dei bambini (16/04/2014)

Viene dalla Harvard School of Public Health l'invito ad occuparsi delle sostanze chimiche tossiche per lo sviluppo neurologico e cerebrale dei bambini.
Secondo un nuovo studio della Harvard School of Public Health (HSPH) e dell'Icahn School of Medicine al Mount Sinai il problema c'è, ha dimensioni molto preoccupanti ed è planetario, così come planetarie devono essere le soluzioni.


 

Autismo, dislessia, deficit di attenzione e iperattività sono alcuni dei problemi che riguardano lo sviluppo cerebrale dei bambini e che sono legati all'interazione con alcune sostanze chimiche molto diffuse.

Philippe Grandjean, professore aggiunto di salute ambientale alla HSPH, pone l'accento sul grande numero di bambini affetti da problemi di tossicità durante lo sviluppo cerebrale in assenza di diagnosi formale. I bambini mostrano problemi di attenzione, sviluppo ritardato e risultati scolastici scadenti e le sostanze chimiche industriali stanno emergendo come probabili cause.

Questo studio è il seguito di un altro precedente del 2006 che aveva identificato 5 sostanze chimiche industriali definite come neurotossiche per lo sviluppo, o sostanze chimiche che possono causare deficit cerebrali.
Il nuovo studio aggiorna la lista aggiungendo informazioni su 6 nuove sostanze identificate, che comprendono manganese, fluoruro, clorpirifos e DDT (pesticidi), tetracloroetilene (un solvente) e gli eteri di difenile polibromurato (ritardanti di fiamma).

La ricerca evidenzia possibili legami tra queste sostanze neurotossiche ed alcuni effetti negativi sui bambini tra i quali:

. il manganese è associato con una minore funzione intellettuale e scompensi nelle capacità motorie;

. i solventi sono legati ad iperattività e comportamenti aggressivi;

. certi tipi di pesticidi possono causare ritardo nelle capacità cognitive.

Grandjean ed il coautore Philip Landrigan, decano per la Global Health al Mount Sinai, prevedono che molte altre sostanze oltre a quelle fino ad ora identificate continueranno a contribuire alla pandemia silenziosa dei dificit neurocomportamentali che stanno erodendo l'intelligenza, scompensando i comportamenti e danneggiando la società.
Ma controllare questa situazione è molto difficile per la mancanza di dati e di informazioni ed i governi hanno regolamentato solo qualcuna di queste sostanze.

I mezzi scientifici ci sono, ciò che manca è la capacità politica di gestire una situazione che, volenti o nolenti, coinvolge anche i figli ed i figli dei figli dei politici, dei burocrati e di tutti coloro che hanno contribuito a creare e a mantenere questo stato di cose.

Per saperne di più
Neurobehavioural effects of developmental toxicity,” Philippe Grandjean, Philip J. Landrigan, Lancet Neurology, online February 15, 2014.

Harvard School of Public Health

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