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Mucca pazza: 2 notizie importanti, 1 buona e 1 cattiva (11/08/2014)

La cattiva notizia

Il 2 luglio 2014 l'agenzia romena AGERPRES National News Agency riprende un lancio dell'agenzia russa ITAR-TASS News Agency relativo al blocco delle importazioni da parte dell'autorità federale di controllo veterinario e fitosanitario russo, di bestiame, carne bovina e prodotti derivati, dalla Romania, in seguito alla scoperta di un focolaio di Encefalopatia spongiforme bovina, BSE, comunemente chiamata della mucca pazza sul territorio rumeno.

Ricordando che un mese prima, all'inizio di giugno la Romania aveva ricevuto dall'International Epizootic Bureau (IEB) una certificazione che riconosce lo status di "paese a rischio BSE trascurabile", l'AGERPRES ricorda che la Russia non importa capi bovini, carne di manzo o prodotti derivati, dalla Romania, sottolineando che i focolaio cui si fa riferimento è rappresentto da un singolo capo di bestiame di una forma non pericolosa per gli esseri umani.

 


La tecnica sviluppata dagli scienziati italiani e da quelli degli NIH comporta l'inserzione di un rinoscopio a fibra ottica rigida nella cavità nasale dei pazienti. Quindi uno spazzolino inserito nella cannula raccoglie neuroni olfattivi muovendosi delicatamente lungo la mucosa.

 

La buona notizia

Alcuni scienziati italiani, assieme ai National Institutes of Health (NIH), U.S., hanno sviluppato il primo test nasale umano per l'identificazione del prione che è alla base del morbo di Creutzfeldt-Jakob (mucca pazza).
Si tratta di una malattia neurodegenerativa di cui abbiamo scritto molto su queste pagine.

La scoperta è decisamente importante perché per la prima volta è possibile verificare la presenza della malattia su di un essere vivo in modo non particolarmente invasivo: fino ad ora le analisi venivano effettuate su campioni di cervello prelevati dai cadaveri, animali o umani o con biopsia da viventi.

Lo studio che descrive il test è appena apparso, il 7 agosto 2014, sul New England Journal of Medicine.

Il test permetterà di distinguere le diverse forme di encefalopatie identificando, quando presente, il prione.

Per lo studio Gianluigi Zanusso, M.D., Ph.D. ed i suoi colleghi hanno raccolto alla Università di Verona i campioni che sono poi stati analizzati dal laboratorio del Dr. Caughey nel Montana, dove sono stati identificati correttamente 30 dei 31 campioni di pazienti con il morbo di Creutzfeldt-Jakob identificando come negativi tutti i 43 pazienti non affetti dal morbo di Creutzfeldt-Jakob.
Per capirsi, il test sui fluidi cerebrospinali attualmente in uso ha mostrato una precisione con sensibilità al 77% e specificità al 100%, richiedendo tempi doppi rispetto a quelli del nuovo test.

In precedenza Jason Wilham, Ph.D., Christina Orrú, Ph.D., il Dr. Caughey ed altri membri del suo gruppo di ricerca, assieme a Ryuichiro Atarashi, M.D., Ph.D. (che ora è alla Nagasaki University in Giappone) avevano già sviluppato il test sul liquido cerebrospinale.

I ricercatori continunoa il lavoro intrapreso: il gruppo del Dr. Zanusso per rendere pi semplice e facile la raccolta del materiale da analizzare ed il gruppo del Dr. Caughey per allargare il campo di applicazione ad altri animali.

Per saperne di più
http://www.agerpres.ro/english/2014/07/02/russia-bans-cattle-imports-from-romania-over-mad-cow-disease-outbreak-10-14-52

Russian ITAR-TASS News Agency

National Institute of Allergy and Infectious Diseases (NIAID)

National Institutes of Health (NIH)

Marco Dal Negro

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