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Il sonno ripulisce il cervello dalle tossine (05/11/2013)

Dormici su e domani vedrai tutto più chiaro. L'abbiamo sentito dire, l'abbiamo sperimentato tutti, ed ora uno studio spiega perchè è proprio così.

L'ipotesi è che il sonno permetta la pulizia delle molecole danneggiate associate con la neurodegenerazione, nel cervello. In parole povere, durante il sonno le tossine verrebbero portate via dal cervello rendendolo più efficiente.

I ricercatori hanno mostrato per la prima volta che, durante il sonno, la distanza tra le cellule aumenta, permettendo al cervello di liberarsi delle tossine prodotte durante durante lo stato di veglia.



Il cervello di un topo: gli scienziati hanno osservato il flusso colorato, all'interno del cervello durante il sonno. Courtesy of Nedergaard Lab, University of Rochester Medical Center.

Il coordinatore dello studio Maiken Nedergaard, M.D., D.M.Sc., co-director del Center for Translational Neuromedicine al University of Rochester Medical Center in New York, spiega che il sonno provoca il cambiamento della struttura cellulare del cervello, che appare in uno stato completamente differente.
Durante il sonno il sistema di canali, chiamato glifatico, può aprirsi, lasciando il fluira il liquido all'interno del cervello. Il laboratorio del Dr. Nedergaard ha scoperto che il sistema glinfatico aiuta a controllare il flusso di liquido cerebrospinale.


Scientists watched dye flow through the glymphatic system, a brain "plumbing" system, of a mouse when it was asleep (left) and then, later, when it was awake (right). More dye flowed into the brain during sleep. Results from this study suggest the brain may flush out toxic molecules associated with neurodegenerative disorders during sleep.

Roderick Corriveau, Ph.D., un responsabile del programma al NINDS, spiega di aver trovato, con i suoi colleghi, una serie di cavità potenzialmente di grande importanza per il funzionamento del cervello.

I ricercatori hanno iniettato nel liquido cerebrospinale del colorante e ne hanno seguito il flusso, vedendo che era abbondante mentre i topi dormivano o erano anestetizzati, incoscienti, mentre rallentava fino a diventare minimo dorante la veglia lucida.
Il Dr. Nedergaard ha quindi ipotizzato che questi cambiamenti fossero regolati grazie alla variazione nello spazio tra le cellule cerebrali.

Per verificarlo i ricercatori hanno inserito degli elettrodi nel cervell odei topi per misurare la distanza tra le cellule, vedendo che questa aumentava del 60% sotto anestesia.

Alcune cellule cerebrali chiamate glia controllano il flusso all'interno del sistema glinfatico gonfiandosi o riducendosi, sotto il controllo della noradrenalina.

Precedenti studi hanno ipotizzato l'accumulo di molecole tossiche, coinvolte nelle malattie neurodegenerative, negli spazi tra le cellule. In questo studio i ricercatori hanno verificato l'eliminazione di queste cellule.

Questo è uno dei motivi che rendono importante l'atto di dormire,come dimostrato da molti altri studi che hanno affrontato il tema con ottiche anche molto diverse.

Per saperne di più
the National Institute of Neurological Disorders and Stroke (NINDS)

Marco Dal Negro

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