Oggi sembra possibile individuare l'aspettativa di
vita dei pazienti con patologie cardiache misurando
i telomeri, che sono delle parti del DNA.
L'affermazione è dei ricercatori dell'Intermountain
Heart Institute at Intermountain Medical Center in
Salt Lake City che hanno studiato il DNA di più di
3.500 pazienti cardiologici.
Nello studio, presentato il 9 marzo 2013
all'American College of Cardiology’s Annual
Scientific Session in San Francisco, i ricercatori
sono stati in grado di predire i tassi di
sopravvivenza dei pazienti con patologie
cardiologiche misurando la lunghezza delle parti
terminali dei filamenti del DNA, i telomeri: a
maggiore lunghezza dei telomeri è corrisposta una
vita più lunga.
Già precedenti studi avevano mostrato che la
lunghezza dei telomeri può essere utilizzata per
misurare la durata della vita, ma questo corposo
studio ne ha confermato il valore per i malati
di cuore.
I telomeri proteggono dai danneggiamenti le parti
finali dei cromosomi. Quando si invecchia i telomeri
si accorciano (vedi articoli precedenti a fine
pagina) fino a diventare così corti che le cellule
non riescono più a dividersi.
Telomeri corti sono associati con le malattie legate
all'invecchiamento, come le patologie cardiache o i
tumori, così come danno ossidativo da stress, fumo,
inquinamento dell'aria ed altre condizioni
accelerano l'invecchiamento biologico.
John Carlquist, PhD, direttore dell'Intermountain
Heart Institute Genetics Lab. spiega che con il
passare del tempo i telomeri si accorciano e quando
diventano troppo corti non funzionano più
correttamente segnalando la fine della vita della
cellula. A questo punto i rischi associati all'età
per le persone aumentano drammaticamente.
Il Dr. Carlquist ed i suoi colleghi hanno controlato
il DNA di 3.500 pazienti che avevano avuto attacchi
cardiaci o ictus, verificando così la validità della
tesi. Hanno lavorato sulla base di due risorse
che hanno offerto opportunità uniche: un archivio di
campioni di DNA da sangue periferico relativi ad
oltre 30.000 pazienti che sono stati seguiti per 20
anni sia da un punto di vista clinico che di
sopravvivenza. I dati sono immagazzinati nel sistema
informatico dell'Intermountain Medical Center. Tra i
dati ci sono anche le misurazioni dei telomeri dei
pazienti misurati nel tempo, cosa ben diversa dalla
normale misurazione unica, come normalmente avviene.
L'altra opportunità è rappresentata dall'opportunità
di lavorare con esperti di tutto il mondo, compreso
Richard Cawthon, MD, PhD, che è un esperto mondiale
nella misura e nel funzionamento dei telomeri.
Il Dr. Carlquist conclude immaginando che in futuro,
oltre a controllare il colesterolo e le pressione
sanguigna si misureranno anche i telomeri.
Altri ricercatori che hanno partecipato al lavoro
sono: Stacey Knight, PhD; Benjamin Horne, PhD;
Jeffrey Rollo, BS; John Huntinghouse, BS; Brent
Muhlestein, MD; e Jeffrey Anderson, MD..
Le altre pagine sui telomeri in questo sito:
Diventare padre tardi allunga la vita ai figli? (23/07/2012)
Osteoartrite legata a telomeri ultracorti (24/01/2012)
Per saperne di più
Intermountain Healthcare
(MDN)
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