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Studio CNR: studenti e uso di sostanze psicotrope (07/05/2013)

 

L'Istituto di fisiologia clinica del Cnr di Pisa ha fotografato la situazione per quanto riguarda l'uso di sostanze psicotrope da parte degli studenti italiani. Lo studio Espad-Italia 2012 (European school survey on alcohol and other drugs), 15esima edizione, ha mostrato cannabis, eroina e stimolanti in crescita, con una netta prevalenza maschile per tutte le sostanze ed una tendenza all’incremento soprattutto nel Sud.

Lo studio sulla popolazione studentesca, realizzato per il nostro paese dal Reparto di epidemiologia e ricerca sui servizi sanitari dell'Istituto di fisiologia clinica del Consiglio nazionale delle ricerche di Pisa ha trovato che nel 2012, su una popolazione scolastica pari a 2,5 milioni di ragazzi si stima che oltre 500.000 studenti delle superiori abbiano usato la cannnabis, un po' più di 60.000 la cocaina e 30.000 oppiacei diversi.
Il consumo di allucinogeni e stimolanti si aggira sui 60.000 utilizzatori ciascuno. L’indagine ha coinvolto 45.000 studenti delle scuole medie superiori e 516 istituti scolastici di tutta la penisola.
“Il nuovo studio attesta una generale tendenza alla stabilizzazione nel numero di consumatori per tutte le sostanze; tuttavia, si osservano alcuni interessanti incrementi”, dichiara la responsabile dello studio, Sabrina Molinaro dell’Ifc-Cnr.

“I dati parlano innanzitutto di un aumento del consumo di cannabis: nel 2012 dichiarano di averne fatto uso almeno una volta nella vita e negli ultimi dodici mesi rispettivamente il 28,1% e 22,1% del campione, contro il 27,5% e 21,5% rilevati nel 2011. Il dato nell’ultimo anno pone l'Italia cinque punti sopra il 17% di media europea, seppur lontanissima dal 42% della Repubblica Ceca e dal 39% della Francia.
I ragazzi sono più coinvolti delle coetanee (27% contro 17%) e l’assunzione è avvenuta venti o più volte nell'ultimo anno per il 31% dei consumatori e il 16% delle consumatrici. L'età media del primo contatto è 15 anni”.

Aumentata lievemente anche l'assunzione di stimolanti: 3,8% nella vita e 2,6% nell'ultimo anno, contro 3,6% e 2,4% della precedente rilevazione, con un picco (consumi ultimo anno) del 4% tra i 19enni. Anche in questo caso, come avviene in genere, i maschi sono più attratti rispetto alle ragazze (3,6% contro 1,6%), in particolare da amfetamine ed ecstasy.

L'eroina, sostanza in flessione rispetto al decennio scorso, segnala una lieve ripresa nell'ultimo anno: dall’1,2% nel 2011 all’1,3% (2% tra i maschi, 0,6% tra le ragazze) e anche tra gli assuntori frequenti (10 o più eventi nell’ultimo mese) si passa dallo 0,5% allo 0,6%.

La cocaina è stata assunta nell’ultimo anno dal 2,7% degli intervistati (dato uguale al 2011), in maggioranza ragazzi (3,8% contro 1,6%); si attesta sullo 0,7% la quota di chi la assume regolarmente. Relativamente alle sostanze allucinogene (LSD, ketamina e funghi) il 2,5% dei giovani intervistati ammette l’uso nell'ultimo anno, ma tra i diciannovenni la quota arriva al 3,8%, e l'1,5% nell'ultimo mese.

“Per le sostanze alcoliche si registra un primato tutto italiano: nel 2012 il consumo nella vita interessa l'88,6% del campione, quello nell'ultimo anno l'81,1% e il 64,7% degli intervistati ha bevuto nell’ultimo mese”, prosegue la ricercatrice. “Un dato che ha origini culturali e non evidenzia particolari comportamenti a rischio, ma va sommato a quello preoccupante del ‘binge drinking’ (almeno cinque bevute in un'unica occasione) praticato dal 35,1% degli studenti, tra i quali il 60% dei maschi e il 68% delle femmine riferisce uno o due episodi al mese e più di un quinto da tre a cinque volte”. Il dato sull’ubriacatura resta comunque inferiore a quello della media europea.

In forte espansione il consumo delle bevande energetiche che arriva al 41% del campione. Originariamente analcoliche queste bevande vengono poi abbinate ad eccesso di alcol: gli utilizzatori si ubriacano più del doppio rispetto a agli altri: il 40,5% almeno una volta nell’anno (contro il 19%), il 54,3% nell’ultimo mese (contro il 28%)".

Il 15,4%, infine, dichiara di aver assunto psicofarmaci senza prescrizione, mentre oltre il 52% degli studenti a cui sono stati prescritti ha continuato ad assumerne senza controllo medico. I più diffusi sono i farmaci per dormire e per le diete.

L'analisi dei dati regionali mostra, rispetto all'anno precedente, che sono gli studenti del sud quelli che per i quali i consumi sono cresciuti maggiormente: l'uso di cocaina in Sardegna è passato dal 3,8% nel 2011 al 4,6%; in Sicilia dal 3,5% al 4,3%; in Calabria dal 3,6% al 3,9%.
Dopo una lenta e costante diminuzione dal 2008 in quasi tutte le regioni i consumi di cannabis presentano un’inversione di tendenza e anche se l’incremento riguarda soprattutto i maschi si registra un aumento tra le ragazze in Calabria, dal 9,5% del 2011 al 13,3% del 2012; in Basilicata dal 13,1% al 15,3% e in Puglia dal 14% al 16,2%.

Per quanto riguarda l'eroina le prevalenze più elevate riguardano ancora i ragazzi del meridione: nelle due Isole maggiori e in Calabria sono del 2,4%; in Basilicata, nel Molise e in Puglia del 2,3%, con notevoli incrementi rispetto al 2011.

Il consumo di allucinogeni tra gli studenti di sesso maschile, spacca l’Italia in due e l’incremento riguarda principalmente il Sud: in Sardegna si passa dal 2,8% del 2011 al 3,7% del 2012; in Sicilia dal 2,5% al 3,4%; in Puglia dal 2,7% al 3,2%.

Per quanto riguarda l’abuso di stimolanti si rileva una sostanziale omogeneità tra i giovani maschi salvo l’aumento riscontrato in Molise (dal 3,2% al 4,1%) e nel Lazio (dal 2,9% al 4,3%).

“Riteniamo importante diffondere il più possibile i risultati e rendere la lettura di questi numeri chiara e facilmente interpretabile”, conclude la ricercatrice Ifc-Cnr. “L’importanza dell’indagine Espad, svolta attraverso la somministrazione di un questionario in forma anonima, risiede nell’individuazione di quelle aree cui destinare interventi di prevenzione adeguati alle problematiche giovanili: proprio a tal fine lo studio si ripete a cadenza annuale ormai dal 1999”.

(MDN)


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