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Gli antibiotici potrebbero interferire con le terapie anti-cancro (10/12/2013)

L'efficacia di alcune terapie anticancro può dipendere dalla flora batterica intestinale: gli antibiotici, che si usano per combattere le infezioni, con la loro azione distruttiva sulla flora intestinale possono inteferire con le cure anticancro limitandone l'efficacia.


 

E' in corso una rivalutazione dell'importanza della flora batterica intestinale, anche grazie a numerosi studi che hanno scoperto un numero crescente di inaspettati legami tra questa e numerose patologie: su queste pagine potete trovare diversi articoli che ne parlano.

Intanto ricordiamo che la flora batterica agisce e condiziona sia il nostro sistema immunitario che le infiammazioni.
Alcune terapie anticancro operano stimolando la risposta immunitaria nei confronti delle cellule tumorali. Per comprendere se i microbi dell'intestino possano influenzare i trattamenti, i ricercatori dello U.S. NIH National Cancer Institute (NCI) hanno studiato sia dei topi privi di germi, cresciuti in ambiente perfettamente sterile dalla nascita, che topi cresciuti in modo convenzionale, ai quali era stato somministrato un potente cocktail di antibiotici per tre settimane prima degli esperimenti.

A questo punto sono state iniettate sotto la pelle dei topi cellule di diversi cancri: linfoma, del colon e melanoma, che hanno fatto crescere dei tumori di dimensione fino a 5 millimetri e più.
I cancri sono quindi stati trattati o con immunoterapia che comprendeva CpG-oligonucleotidi o con i classici farmaci della chemioterapia oxaliplatin e cisplatin.
L'immunoterapia ha stimolato una risposta immunitaria nei confronti delle cellule tumorali, mentre la chemioterapia le ha danneggiate in modo diretto.
Lo stdio condotto dalla Dottoressa Romina Goldszmid e dal Dottor Giorgio Trinchieri del NCI è pubblicato sul numero del 22 novembre 2013 della rivista Science.

I ricercatori hanno trovato che i tumori rispondevano in modo limitato all'immunoterapia, sia nei topi senza germi dalla nascita che in quelli che avevano ricevuto gli antibiotici. In questi topi i tumori rispondevano poco anche all'oxaliplatin ed al cisplatin. Successive ricerche hanno mostrato che, rispetto ai topi del gruppo di controllo, i topi producevano livelli più bassi di citokine, quindi di risposta immunitaria e, sia i topi senza germi che quelli trattati con antibiotici mostravano anche una espressione ridotta dei geni coinvolti nell'infiammazione.

Questo lavoro conferma l'azione distruttrice sulla composizione della flora batterica intestinale da parte degli antibiotici, ma anche, cosa molto spesso ignorata o sottovalutata, che dopo la somminstrazione degli antibiotici la flora intestinale non sarà mai più come prima, non avrà più la stessa composizione. Ricordiamo che la composizione della flora batterica è unica in ciascuno essere umano. Trincheri spiega che quanto scoperto prospetta la possibilità che l'uso frequente di antibiotici nella vita delle persone, o per curare infezioni durante le terapie anticancro, possa interferire negativamente con l'efficacia delle stesse terapie anticancro.

Il programma ora prevvede di studiare come gli antibiotici e la flora intestinale possono interferire con la cura del tumore, sia negli animali che negli esseri umani.

Per saperne di più
U.S. National Institutes of Health (NIH)

MDN

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