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Come
usare questo sito
Questo
sito ha un presupposto base: riconoscere alle persone che soffrono tutta
la complessità della loro situazione, per comprenderla meglio e per
poterla affrontare meglio.
Questo
sito affronta la depressione, patologia veramente complessa, di cui non è
ancora chiarita l’incidenza dei fattori organici. Abbiamo evidenziato i
diversi aspetti e implicazioni della depressione, senza pretendere di
essere esaustivi, ma con lo scopo di fornire una descrizione non riduttiva
e non schematica di questa sofferenza che si manifesta in così diverse
forme. La parola depressione è un nome che si può applicare a diverse
condizioni; il lettore potrà constatare che abbiamo evidenziato le
diverse caratteristiche delle varie situazioni, allo scopo di indicare,
fare conoscere o consigliare cosa fare nel caso in cui si soffra di
depressione.
Il
contenuto del sito viene arricchito di settimana in settimana, anche in
rapporto ad eventuali novità sulla cura di questa sofferenza e anche
tenendo conto dell’interazione con i lettori.
La
depressione è una condizione che si manifesta in molte forme, non tutte
dello stesso tipo e con la stessa gravità; alcune sono forme transitorie
e sono reazioni ad eventi comuni della vita, da cui la persona riesce a
riprendersi, recuperando la sue risorse. Altre forme sono decisamente più
gravi; infine altre ancora possono comportare un pericolo di vita. Il
lettore troverà nel sito una descrizione che riguarda le differenti forme
di depressione; per questa ragione una persona potrà non essere d’accordo,
sulla base della propria esperienza personale, su tutto quanto viene
detto, ma potrà riconoscersi solo in parte.
Nel
sito sono contenuti anche riferimenti a forme di depressione che
appartengono alla vita di ogni giorno. Non si vuole considerarle malattie;
tuttavia c’è una ragione per includerle in un sito come questo. La
ragione è che nella nostra società esiste ormai, accanto ad una grande
informazione proposta dai mass-media sulle malattie, anche una difficoltà
ad accettare forme transitorie di sofferenza, che fanno parte della vita,
ma che spingono la persona a staccarsi dagli standard comuni. Ciò su cui
abbiamo voluto attirare l’attenzione con forza, è il fatto che bisogna
riconoscere ad una persona il diritto di vivere gli episodi depressivi,
senza sentirsi due volte sofferente, una per ciò che gli accade, e
inoltre anche per il giudizio negativo degli altri. Ci è parso dunque
necessario richiamare l’attenzione sulla presenza di queste forme di
depressione non per minimizzare la depressione in quanto tale, ma per
affermare la necessità che sia lasciato un posto alla persona sofferente,
alla sua dignità nel soffrire, al suo valore di individuo pur nella
sofferenza: per dare alla persona il suo spazio e il suo valore.
La
necessità di evidenziare sia la difficoltà dell’accettazione della
sofferenza nella società contemporanea, sia la facilità con cui il
termine depressione viene impiegato per nominare ogni momento di crisi
personale, si impone, a nostro avviso, non tanto perché chi soffre di
depressione la sottovaluti, ma perché chi non ha realmente questa
malattia non immagini, sull’onda della suggestione dei mass-media, di
averla.
Ma
è necessario dare uno spazio alla persona che soffre, anche quando la
sofferenza è vasta, pesante, grave; anche nelle forme più gravi, in cui
la malattia ha compromesso molte aree vitali importanti, dobbiamo sapere
ascoltare la persona, senza pensare di avere una cura standard, che vada
bene per tutti.
Nel
sito si propongono delle soluzioni che non certo miracolose, ma non sono
sicuramente fasulle, poiché si basano sulla valutazione reale di quello
che una persona realmente ha. Consideriamo la depressione una
manifestazione in cui la persona esprime ciò che non va nella sua vita,
non soltanto il risultato di alterazioni organiche; per questo è
necessario riconoscere esattamente cosa è la depressione di una persona,
perché chi soffre di depressione non smette di essere per questo una
persona, con tutta la sua complessità.
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