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Attacchi
di panico
La parola
panico deriva dal nome dell'antico Dio greco Pan. È il sentimento che
ispirava il Dio a dare il nome a questa condizione affettiva. Il panico è
essenzialmente una delle forme dell'angoscia, per la quale (e per le forme
associate, come le fobie) rimandiamo alle pagine successive.
L'attacco di panico è un episodio affettivo che ha le seguenti
caratteristiche:
- è un evento improvviso, di breve durata, con un acme ben definito e una
cessazione entro un'ora.
- la persona può avere la sensazione di distruzione e di morte;
- si verifica anche un senso di soffocamento, vertigine, tremore e
tachicardia.
La persona può pensare di avere una qualche grave malattia
cardiovascolare oppure può avere il pensiero "di stare per
impazzire".
Esistono diverse forme dell'attacco di panico.
In una forma più lieve, è quella in cui non vi è ciclicità; si tratta
di attacchi che si producono in seguito a eventi ben definiti che
implicano un cambiamento affettivo profondo, come ad es., una
trasformazione nella vita affettiva. In questi casi, l'attacco ha le
caratteristiche generali descritte all'inzio di questa pagina, ma mantiene
un nesso causale ben preciso.
Esiste poi il panico determinato da certe situazioni o attività.
Appartengono a questo ambito, le fobie, cioè le forme angosciose che sono
connesse a certe attività come il camminare in strada (agorafobia) o lo
stare dentro luoghi angusti.
L'attacco di panico inoltre produce nella persona l'aspettativa ansiosa
del verificarsi di un nuovo attacco, una irritabilità diffusa, una
ipersensibilità agli stimoli corporei e una preoccupazione generalizzata
per la propria salute. Nelle persone in cui l'attacco si presente in modo
molto intenso e frequentemente, si produce uno stato di tensione generale
e di grande ipercontrollo del proprio stato corporeo, con la tendenza a
valutare catastroficamente la propria condizione.
Le persone che soffrono di depressione possono facilmente soffrire anche
di attacchi di panico. Probabilmente in questi casi, è la stessa
disposizione rispetto alla propria vita che genera l'una e l'altra
condizione. Questo nesso è particolarmente importante, poiché nella vita
della persona depressa, quando cioè la depressione è uno stato costante,
l'attacco di panico può presentarsi, paradossalmente, come l'unica vera
forma di emotività intensa, entro un quadro di vita caratterizzato
dall'ipercontrollo sulle proprie emozioni.
(Dott.
Luigi Colombo)
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