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Adolescenza
e depressione
L'adolescenza
è un epoca della vita nella quale, ciascuno di noi, secondo tempi e
intensità diverse, che variano da individuo a individuo, attraversa
episodi di tristezza, di noia, di timidezza, di paura, di angoscia.
Anche durante l'infanzia sono presenti nel bambino questi sentimenti, ma
in adolescenza cambiano di significato.
L'esperienza di tutti concorda su questo punto: oltre ad essere l'età
dei primi amori, dell'amicizia, degli ideali, l'adolescenza è anche
portatrice di depressione.
Ma
la presenza frequente della tristezza in adolescenza non va scambiata con
la depressione come malattia.
La tristezza e il sentimento di non essere adeguati al proprio corpo e
agli altri è comune a tutti gli adolescenti.
In questa età il corpo e la mente attraversano una fase di cambiamento
che possiamo considerare come il periodo finale
della maturazione.
Per
capire l'origine di questi eventi e la loro relazione con la depressione
in adolescenza, dobbiamo pensare l'adolescenza come una ripetizione
dell'infanzia.
I
due fatti fondamentali che caratterizzano l'infanzia sono: la costituzione
dell'immagine del corpo del bambino; l'immagine del suo corpo che il
bambino può riconoscere allo specchio come sua, diventando il fondamento
della sua identità ed unicità. L'altro grande fenomeno dell'infanzia,
che la psicanalisi ci ha insegnato, è la fioritura della sessualità:
ovvero la presenza dell'eccitazione sessuale accanto alle attività fìsiologiche
del bambino.
Ad esempio nell'allattamento il bambino fa esperienza sia della
soddisfazione del bisogno di cibo, sia della soddisfazione del piacere
della suzione.
La
sessualità e e la relazione con l'immagine del corpo, che si sono
manifestati già nell'infanzia, si ripresentano nell'adolescenza.
L'adolescente fa esperienza di un corpo che manda segnali sessuali nuovi,
un corpo che si risveglia sessualmente e che spinge l'individuo
adolescente verso le esperienze amorose. Ma questo corpo vitale, deve
essere integrato, accolto, accettato dall'individuo, integrato in una
immagine di sé e della propria identità sessuale. Tutto questo sforzo di
adattamento può produrre tristezza e depressione come segni della
nostalgia di un epoca precedente, l'infanzia, dove la vita trascorreva più
serenamente, dove ci si sentiva meno responsabili della propria immagine e
della propria sessualità.
Gli adolescenti passano ore allo specchio
La
depressione in adolescenza è l'effetto del tentativo, quotidiano e
faticoso, di adeguare il proprio corpo e la propria immagine agli ideali
estetici e ai gusti della moda che la società impone.
La magrezza come segno della bellezza è uno di questi ideali sociali
pericolosi.
Assomigliare a queste immagini pubblicitarie della bellezza come
condizione per venire accettate e desiderate dai ragazzi può deprimere
molto profondamente una giovane donna che non considera il proprio corpo
adeguato a questi ideali.
Il sentimento centrale che può causare tristezza anche molto forte
nell'adolescente è quello di avere perduto l'infanzia. E di essere d'ora
in poi esposti in prima persona sulla scienza sociale della vita.
Il
compito fondamentale dell'adolescente
L'adolescenza
è l'età della vita dove ogni essere umano è chiamato ad un compito
evolutivo fondamentale: entrare progressivamente nell'età adulta. Questa
entrata nella maturità implica necessariamente, per compiersi, un
processo di separazione. Ciò da cui ci si deve separare, sono i propri
genitori.
La
separazione si compie sia in senso fisico, evitando di abitare la casa dei
genitori troppo a lungo, ma soprattutto deve avvenire sul piano del
desiderio.
Desiderare
per sé
L'individuo
che attraversa l'adolescenza deve poter riuscire a riconoscere e seguire
il proprio desiderio.
Questo significa, praticamente, due cose: costruirsi degli affetti,
d'amicizia e d'amore, fuori dalla famiglia, e scegliere un percorso di
studi o di lavoro che non sia troppo lontano dai propri interessi.
L'energia e il sentimento di soddisfazione che proviene dalla capacità di
eseguire, almeno in parte, questi due compiti della giovinezza, dipende
proprio dalla misura con cui un adolescente riesce a formulare e
realizzare qualcosa dei suoi desideri.
Crediamo però di poter affermare che la possibilità di riconoscere e
fare ciò che si desidera davvero, cioè di separarsi autenticamente,
dipende sempre da una crisi; una opposizione contro gli ideali dei
genitori.
Una opposizione che crea una separazione tra gli ideali dei genitori e
quelli dei figli. Una opposizione costruttiva.
(Dott.
Uberto Zuccardi Merli)
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