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La dispersione dei microbi negli oceani è più lenta della loro evoluzione (11/12/2014)

 

Un nuovo studio ribalta la convinzione che gli oceani, grazie agli spostamenti delle acque, portino in giro i microbi per il mondo in modo più rapido rispetto all'evoluzione dei microbi stessi. Un gruppo di lavoro internazionale di cui ha fatto parte anche il Dr. Erik van Sebille, un oceanografo della UNSW Australia, The University of New South Wales, ha trovato che i microbi si evolvono con una velocità maggiore di quella con cui vengono dispersi dalla circolazione delle acque degli oceani. Lo studio è stato condotto dal Professo Ferdi Hellweger, un ingegnere ambientale alla Northeastern University, negli U.S., ecologista microbiologo.

La ricerca, che ha utilizzato un modello sulla superficie globale oceanica, contiene elementi relativi alla comprensione degli effetti dei cambiamenti climatici sui microbi presenti nell'oceano, che forniscono circa il 50% dell'ossigeno che respiriamo. Il Dr. Erik van Sebille spiega che una delle principali ragioni alla base delle forti diversità riscontrate tra i microbi delle diverse aree del globo è legata al fatto che gli oceani sono suddivisi in 6 grandi bacini che comunicano piuttosto lentamente tra loro. I microbi che galleggiano possono quindi diffonfersi all'interno di ciascun bacino, ma il passaggio da un bacino ad un altro è molto più lento. Maggiori dettagli sono nella pagina in inglese di questo articolo.

Per saperne di più
Biogeographic patterns in ocean microbes emerge in a neutral agent-based model
Ferdi L. Hellweger, Erik van Sebille, Neil D. Fredrick.

(MDN)

 

 

 


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