Secondo gli scienziati, affidarsi agli alberi per
assorbire l'anidride carbonica in eccesso nella
nostra atmosfera sembra avere ben poco effetto sul
riscaldamento globale. Alcune nazioni, Europa
compresa, sperano di poter usare i carbon sinks
(bacini di carbonio, come foreste e campi coltivati)
per poter soddisfare gli obiettivi imposti dai
trattati di Kyoto, ma gli scienziati avvertono che
non si tratta di un'alternativa credibile alla
riduzione delle emissioni. Questo è quanto emerge
chiaramente da un rapporto appena pubblicato dalla
Royal Society inglese.
Si sa ancora troppo poco su quanta CO2 possa essere
assorbita dai carbon sinks. Per il momento, quindi,
ridurre le emissioni alla fonte e' il miglior modo
per ridurre il riscaldamento dell'atmosfera
terrestre. Il Professor John Shepherd dice che i
bacini di carbonio hanno una grandezza limitata e
funzionano solo per pochi decenni. Secondo il
rapporto, questi bacini assorbono il 40% delle
emissioni di anidride carbonica e possono arrivare
fino al 45%, ma il massimo che assorbono equivale
solo ad un quarto di quanto sia necessario entro il
2050 per prevenire ulteriori rialzi della
temperatura globale. I ricercatori hanno aggiunto
che in futuro i carbon sinks potrebbero diventare
loro stessi fonte di emissioni di gas serra come il
metano. Il beneficio dei carbon sinks e' che offrono
un beneficio immediato e forniscono un incentivo
finanziario per proteggere le foreste. Ma non sono
una soluzione per il lungo termine, per il quale
occorrono riduzioni di emissioni, risparmio
energetico e sviluppo delle rinnovabili.
|