Un gruppo di ricercatori dell'università Federico II
di Napoli ha scoperto che microbi extraterrestri
vecchi miliardi di anni possono riacquistare
mobilità e riprodursi.
Si chiamano cristallomicrobi o cryms,e sono batteri
antichissimi, diversi da quelli presenti sulla
Terra, di dimensioni prossime al millesimo di
millimetro. Si tratta di batteri "estremofili", cioè
particolarmente resistenti alle più ostili
condizioni ambientali, anche a temperature
dell'ordine del migliaio di gradi o a pressioni pari
a migliaia di atmosfere. Una volta estratti dalle
matrici rocciose in cui si trovano, questi
microrganismi sono in grado di riacquistare la
mobilità e funzioni vitali come la capacità di
riprodursi. Questa scoperta avvalora l'ipotesi di
chi teorizza che la vita sia nata nello spazio e sia
stata portata sui pianeti da comete e meteoriti.
Per Bruno D'Argenio, direttore dell'Istituto
Geomare-Sud del Cnr di Napoli, e Giuseppe Geraci,
ordinario di Biologia molecolare, la capacità dei
cryms di sopravvivere per un tempo indefinito in
condizioni ambientali estreme è una chiara
indicazione del fatto che la vita, seppure allo
stato quiescente, può esistere ovunque nel Sistema
Solare.
|