Dando uno smacco alla politica ambientale
dell'amministrazione, la Camera dei rappresentanti
USA ha votato per ripristinare il livello di
arsenico consentito nell'acqua potabile fissato
dall'ex presidente Bill Clinton e revocato in marzo
dal suo successore George W. Bush. L'emendamento e'
stato approvato con 218 voti favorevoli e 189
contrari, grazie alla defezione di 19 deputati
repubblicani. Il provvedimento pero' deve essere
sottoposto al Senato prima di diventare operativo.
L'emendamento rientra in una legge di bilancio per
finanziare programmi a favore dei veterani, degli
alloggi e dell'agenzia per la protezione
dell'ambiente (EPA), l'equivalente del ministero
dell'ambiente. E' la terza volta nel giro di un mese
che la Camera esprime dissenso rispetto alla
politica ambientale della Casa Bianca. In precedenza
aveva bloccato iniziative di Bush che avrebbero
permesso la ricerca di petrolio e gas metano al
largo della costa della Florida e in milioni di
ettari di parchi nazionali. La Camera ha anche
approvato un provvedimento che vieta nuove
trivellazioni nei grandi laghi nel centro-nord degli
USA. Il piano Clinton, che la Camera vuole vedere
ripristinato, riduce da 50 a 10 unita' per miliardo
(parts per billion, o ppb) il livello di arsenico,
riconosciuto come sostanza cancerogena, consentito
nell'acqua. Il limite imposto da Clinton, se sara'
ripristinato anche dal Senato, entrera' in vigore
progressivamente, dal prossimo marzo fino al 2006.
Secondo l'accademia nazionale della scienza, il
livello di 50 ppb (tra i piu' alti fra i paesi
industrializzati) costituisce un rischio di cancro "inaccettabilmente"
alto. Fonte: Econews
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