Sette giganteschi animali gonfiabili hanno accolto i
delegati dei Ministeri dell'Ambiente di 110 paesi
del mondo, riunitisi la scorsa settimana a Montreal
per discutere il futuro delle foreste primarie. I
sette animali gonfiabili rappresentano le sette
grandi foreste del pianeta.
Nel corso del meeting Greenpeace ha messo in guardia
i governi affinché non ignorino i punti chiave
provenienti dal mondo della scienza per proteggere
le ultime foreste.
L'incontro di questi giorni, e' l'ultima riunione
preparatoria del Meeting delle Foreste, il piu'
importante forum internazionale sul tema, che si
terra' all'Aja il prossimo aprile, e rappresentera'
l'occasione per salvare o perdere per sempre le
foreste del pianeta.
"Le rimanenti foreste del pianeta sono minacciate.
Se i governi del mondo non agiscono immediatamente,
questi importantissimi ecosistemi rischiano di
scomparire entro poche decine di anni, e con essi
tutte le piante, gli animali e le comunita' umane
che esse ospitano" ha commentato Sergio Baffoni di
Greenpeace.
"Malgrado l'urgenza di questa crisi, le piu'
importanti misure suggerite da scienziati ed esperti
sono state fin'ora ignorate.
E' ora di agire. Chiediamo ai rappresentanti dei
governi del pianeta di accordarsi su misure concrete
in grado di fermare la distruzione delle foreste".
L'azione non violenta a Montreal segue una serie di
proteste organizzate da Greenpeace in tutto il
mondo. La scorsa settimana Greenpeace ha scaricato
due tonnellate di traversine di fronte al Ministero
delle Infrastrutture, per denunciare a Roma
l'importazione di legno da compagnie indicate dagli
esperti delle Nazioni Unite come direttamente
coinvolte nel traffico di armi, oltre ad essere
responsabili della distruzione delle foreste
liberiane. Il legno finiva poi nella traversine dei
nostri treni.
"Nel 1992, i governi del pianeta anno adottato la
Convenzione sulla Biodiversita', un accordo
vincolante per proteggere la vita sulla terra. Ma da
allora si e' fatto poco per riempire tale accordo di
contenuti e di misure efficaci. La maggior parte
delle forme di vita del pianeta dipendono dalle
foreste per la loro sopravvivenza. Secondo la FAO
oltre 15 milioni di ettari di foresta primaria sono
stati distrutti negli anni '90. Jeffrey McNeely,
coordinatore scientifico del World Conservation
Union (IUCN) ha recentemente affermato che "se
continua la distruzione delle foreste allo stesso
tasso degli anni '90, le foreste perderanno molte
delle loro specie entro la meta' del 21° secolo"
Greenpeace chiede ai governi del pianeta di:
* Fermare il loro coinvolgimento nella distruzione
delle foreste, fermando ogni nuova attivita' di
taglio industriale nelle grandi aree di foreste
primarie, fino a quando non siano stati sviluppati e
implementati piani per un utilizzo ecologicamente
responsabile e per la conservazione.
* Combattere il traffico di legno illegale,
assicurando che il legno prodotto e commerciato
provenga da fonti legali, gestite in forma
ecologicamente responsabile.
* Stabilire un fondo di almeno 15 miliardi di
dollari, per sostenere le misure di conservazione e
lo sviluppo di tecnologie compatibili.
Per informazioni, consulta il sito:
http://www.greenpeace.it
|