L'olio di soia può essere impiegato come materia
prima per la produzione di plastica a uso
industriale, rendendo superfluo il ricorso al
petrolio. L'annuncio è stato dato da Richard Wool
direttore del Centro per i materiali compositi
dell'Università del Delaware, di cui fa parte un
gruppo di ricerca interdisciplinare che si dedica
alla promozione della diffusione di materiali
compositi ottenuti da fonti rinnovabili. "La soia -
ha spiegato Wool - è un materia prima ideale, e
rappresenta l'analogo "pulito" del petrolio. È
abbondante, rinnovabile e potenzialmente
biodegradabile; inoltre in futuro potrà essere
oggetto di miglioramenti grazie all'ingegneria
genetica. I prodotti biotecnologici renderanno
disponibili le nuove plastiche per numerosi campi di
applicazione dalle apparecchiature per agricoltura,
nei trasporti, e nella costruzione degli edifici.
Quest'ultimo campo è il più promettente, poiché i
sostituti del legno possono essere conformati a
piacere, rendendo molto più agevole e fantasiosa a
progettazione." Secondo gli studi, per la plastica
derivata dalla soia esistono ottime opportunità
commerciali, poiché la sua coltivazione è diffusa in
tutto il mondo. Inoltre l'aumento del prezzo del
petrolio e la diminuzione di quello degli oli
naturali la renderà ancora più concorrenziale.
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