La Camera ha approvato in via definitiva la legge
quadro sui campi elettromagnetici. La legge prevede
un piano di risanamento da realizzare in 10 anni per
quanto riguarda gli elettrodotti; 2 anni per sanare
le situazioni relative a impianti radiotelevisivi e
telefonici; l'istituzione del catasto delle fonti
inquinanti; informazioni ai consumatori sulle
etichette.
La legge definisce:
limiti di esposizione - valori che non
possono mai essere superati.
valori di attenzione - valori da non superare
nei luoghi dove è prevista una permanenza per più di
4 ore.
obiettivi di qualità - valori
elettromagnetici più restrittivi a cui si deve far
riferimento per il risanamento.
Nei prossimi mesi dovranno essere approvati i
decreti attuativi contenenti i limiti
all'esposizione predisposti dal Governo, con la
consulenza dell'Istituto Superiore di Sanità e dell'Ispesl.
I decreti stabiliscono tre limiti ai campi
elettromagnetici:
* l'obiettivo di qualità, 0,2 microtesla, da
conseguire per la costruzione di nuovi impianti.
* il valore d'attenzione, 0,5 microtesla, che
non deve essere superato nelle case, scuole e luoghi
adibiti a permanenze prolungate; il superamento dei
limiti sarà punito con una sanzione amministrativa
dai 2 ai 600 milioni, raddoppiata in caso di
recidiva.
* il valore d'attenzione, 100 microtesla, che
non può mai essere superato; il superamento dei
limiti sarà punito con una sanzione amministrativa
dai 2 ai 600 milioni, raddoppiata in caso di
recidiva.
Il risanamento sarà a carico dei titolari degli
impianti.
La legge non consentirà limiti diversi da zona a
zona, seguendo il principio che il diritto alla
protezione dall'elettrosmog deve essere ugualmente
tutelato su tutto il territorio nazionale.
Verrà istituito il catasto nazionale delle sorgenti
fisse e mobili dei campi elettrici, magnetici ed
elettromagnetici e delle zone territoriali
interessate.
Inoltre i fabbricanti di apparecchiature e
dispositivi di uso domestico, dovranno inserire
etichette per informare i consumatori sui rischi
connessi ai propri apparecchi.
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