Ecco, in sintesi, il
bilancio dell'World Watch Institute.
Clima ed energia - Le emissioni di anidride
carbonica sono 6,3 miliardi di tonnellate.
Analizzando l'aria intrappolata nei ghiacci profondi
nella stazione di Vostok in Antartide, il livello di
anidride carbonica oggi presente nell'atmosfera è
senza precedenti rispetto agli ultimi 420mila anni.
Energia rinnovabile - E' possibile ridurre il
carbonio presente nell'economia dell'energia
passando alle energie rinnovabili ed all'idrogeno,
come vettore energetico. L'Islanda ha varato un
programma governativo che renderà la sua economia,
entro i prossimi 30-40 anni, basata sull'idrogeno.
Scenari di autorevoli istituti di ricerca prevedono
che nel 2050 le energie rinnovabili potranno
raggiungere il 40% e nel 2100, l'80% della
produzione energetica mondiale.
Le catastrofi dell'uomo - Catastrofi
innaturali, mutamenti climatici, errati utilizzi del
territorio, speculazione e dissesto idrogeologico,
incendi dolosi, hanno aggravato gli effetti
drammatici di quelli che una volta erano disastri
naturali. Dal 1985 al 1999 a livello mondiale si è
avuta una perdita economica, a causa di questi
disastri, di 918 miliardi di dollari. Nello stesso
periodo tali disastri hanno inghiottito il 2,5% del
Pil dei paesi ricchi e quasi il 14% del Pil di
quelli poveri.
Le automobili - Nel mondo ci sono più di 520
milioni di automobili. In Europa occidentale, le
auto sono più che raddoppiate tra il 1970 e il 1995,
e il trasporto merci su ruota è triplicato. L'uso di
carburanti è in costante aumento: tra l'80 e il 1990
le emissioni di carbonio dei principali paesi
industrializzati sono diminuite in tutti i settori
ad eccezione che in quello dei trasporti, che brucia
il 59% di tutta l'energia dei paesi ricchi.
Il fattore Cina - È la Cina che con oltre 1,3
miliardi di abitanti ha 13 milioni di automobili ma
il suo governo ha deciso di puntare decisamente
sull'industria automobilistica, sebbene sconsigliato
da molti scienziati alcuni dei quali dell'Accademia
delle Scienze cinese. Se la Cina dovesse avere un
automobile ogni due abitanti oggi in quel paese vi
sarebbero 640 milioni di automobili, più di tutte
quelle che oggi sono presenti al mondo.
Allarme acqua - È allarme anche sullo
sfruttamento e l'inquinamento delle acque
sotterranee. Le falde idriche rappresentano la
maggior fonte di acqua potabile per oltre un
miliardo di persone (il 97% delle acque dolci è
raccolto nelle falde), ma l'irrigazione sottrae ogni
anno 2/3 dell'acqua estratta dai pozzi e derivata
dai fiumi, mentre nelle reti idriche sotterranee si
riversano milioni di tonnellate di inquinanti
provenienti dall'industria zootecnica, ai quali si
sommano scarichi civili, i fertilizzanti, i nitrati
che filtrano dalle discariche. In Italia, nel 2000,
abbiamo avuto un carico di azoto tra fertilizzanti e
zootecnia pari al 91 Kg. per ettaro di superficie
agricola utilizzata. In Europa l'acqua proveniente
dalle falde serve dai 200 ai 500 milioni di persone.
Ricchi e poveri - Il 20% della popolazione
mondiale possiede l'86% del prodotto globale lordo,
mentre il 20% più povero possiede solo l'1%. 2,8
miliardi di esseri umani vivono con meno di 2
dollari al giorno, 1,2 miliardi di persone non hanno
accesso ad acqua pulita, 1,1 miliardi di persone
sono denutrite. Sostenibilità ecologica e giustizia
sociale sono due facce della stessa medaglia.
Specie a rischio - Perdita di habitat,
inquinamento, esposizione ai raggi ultravioletti,
introduzione di specie esotiche, malattie e
cambiamenti climatici: questi fattori stanno
conducendo sull'orlo dell'estinzione molte specie di
anfibi in tutto il mondo. La perdita delle foreste,
che stanno scomparendo al ritmo di 14 milioni di
ettari all'anno, sono forse la prima causa.
L'anfibio più famoso, il rospo d'oro è ormai
prossimo all'estinzione. Ma l'allarme è diffuso a
tutti gli anfibi che costituiscono uno degli
elementi chiave dell'equilibrio biologico.
Puoi leggere nei dettagli questo scenario
all'indirizzo: http://www.worldwatch.net/
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