Secondo un articolo pubblicato su "Science", le
nuvole che distruggono lo strato di ozono che
protegge la Terra dai raggi ultravioletti solari
hanno origine in anelli di aria superfredda che
circondano entrambi i poli. Le nuvole sono
costituite da acido nitrico e acqua, che reagiscono
con l'ozono distruggendolo. Queste nubi non sono una
novità per gli scienziati, che le conoscono da anni,
ma solo ora si sono osservate delle fasce di aria
gelida che ne aiutano la formazione.
Le nubi hanno origine negli strati più alti
dell'atmosfera, tanto da essere state battezzate
nubi stratosferiche polari. Molto probabilmente, il
raffreddamento dell'aria è conseguenza diretta del
riscaldamento del suolo; man mano infatti che la
superficie della Terra si scalda per l'effetto
serra, gli strati più alti ricevono meno energia e,
quindi, si raffreddano.
Le nuvole stratosferiche polari sono costituite da
particelle molto grandi e pesanti. L'effetto di
queste nuvole è duplice; da una parte, esse
assorbono dall'aria fredda dell'azoto, che mitiga
gli effetti della distruzione dell'ozono. Dall'altra
invece attivano le molecole di clorofluorocarburi
(CFC) che sono responsabili dirette della
distruzione dell'ozono. In teoria, la limitazione
nelle emissioni di CFC imposta negli ultimi anni
dovrebbe permettere allo strato di ozono di
ricostituirsi, ma l'effetto serra, che lavora invece
nella direzione opposta, comincia ora a destare
qualche preoccupazione.
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